Nigel Farrage (foto LaPresse)

L'Ukip e le donne

Redazione

Natasha Bolter è una maestra di 35 anni, attivista laburista da una vita, folgorata dall’Ukip negli ultimi mesi, un discorso trionfale alla convention di settembre e poi una candidatura possibile a Basildon, in Essex, considerato un seggio che gli indipendentisti possono vincere.

Natasha Bolter è una maestra di 35 anni, attivista laburista da una vita, folgorata dall’Ukip negli ultimi mesi, un discorso trionfale alla convention di settembre e poi una candidatura possibile a Basildon, in Essex, considerato un seggio che gli indipendentisti possono vincere. Natasha Bolter rappresenta l’incubo dell’establishment della politica britannica: una laburista ammaliata da Nigel Farage? Per ogni Bolter laburista, quanti conservatori, allora, passeranno con l’Ukip? Ma, nel giro di qualche ora, ieri Natasha Bolter è diventata un incubo anche per l’Ukip: si è dimessa, lei fresca di vocazione ed entusiasta della sua nuova carriera da star, accusando di “harassment” il segretario generale del partito, Roger Bird. La Bolter ha raccontato al Times che, quando ha incontrato Bird a pranzo per discutere della candidatura, lui non pareva molto interessato alla politica, “mi ha portato giù nella stanza del biliardo e mi ha detto: ‘Ti trovo molto attraente’, e poi: ‘Vieni a casa mia?’”.

 

Lei avrebbe rifiutato ma successivamente Bird avrebbe rifatto la sua proposta, sempre durante un invito formalmente fatto per discutere di politica, regalandole anche un vestito e un paio di scarpe (indossava i jeans, non parevano adatti per andare a cena assieme). Bird è stato sospeso, e la questione femminile dentro all’Ukip è riscoppiata – già c’era stato uno scandalo nei giorni scorsi a causa del fastidio che gli indipendentisti provano nel vedere donne a seno scoperto che allattano bebè in pubblico: copritevi, dicono. Ma stavolta la retorica – spesso giustificata – contro i “maschilisti” dell’Ukip non ha trovato molto terreno fertile. Secondo Bird, la Bolter non avrebbe affatto rifiutato il suo invito: l’ex segretario generale dice di aver avuto una relazione consensuale con la “vittima” (che allora non è più vittima). Secondo alcune fonti dell’Ukip, anzi, la Bolter avrebbe avuto vantaggi grazie alla relazione e Bird è stato indagato dal suo partito non per harassment ma per abuso di potere. Insomma non c’è forse da gridare alla questione femminile, non in questo caso almeno, semmai a guardare i precedenti negli altri partiti: si può dire che l’Ukip sta assorbendo tutti i vizi dell’establishment.

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