Il piccolo Loris con la mamma Veronica

Di mamma (per fortuna) ce n'è una sola

Redazione

Lei si chiama Veronica Panarello, è la mamma che sabato scorso a Santa Croce Camerina, provincia di Ragusa, ha denunciato che il figlio di otto anni, Loris Andrea, che aveva lasciato fuori dalla porta della scuola, da lì non è mai più uscito vivo.

Lei si chiama Veronica Panarello, è la mamma che sabato scorso a Santa Croce Camerina, provincia di Ragusa, ha denunciato che il figlio di otto anni, Loris Andrea, che aveva lasciato fuori dalla porta della scuola, da lì non è mai più uscito vivo. (Se mai c’è entrato. Se mai è sceso dalla macchina della mamma. Se mai c’era salito). L’hanno trovato strangolato, violato, forse lo era già da tempo, in un fosso. La madre non è indagata, ma come si dice gli investigatori la tengono osservata speciale. Lacune e contraddizioni, lei ha avuto problemi psichici, eccetera. Quella che sembrava la storia dell’orco, quella che subito è sembrata una storia di degrado sociale, e poi di abusi in famiglia, a poco a poco assomiglia alla storia di Annamaria Franzoni, di Cogne, o di molte altre mamme che sfuggono agli orrori della cronaca prima di prendere la via del carcere o di un istituto di cura. Una mamma che uccide e la sua mente, l’istinto di sopravvivenza forse, che cancella per sempre il ricordo impossibile. Un padre meno.

 

Viviamo nel pregiudizio senza prove che a un padre capiti di meno. Per quanto, in questa tragedia, ognuno è costretto al ragionevole dubbio che non la madre, ma qualcun altro di famiglia possa avere la colpa. Ma con l’ombra scomoda della mamma che uccide siamo abituati a convivere. E siccome Medea è un mito troppo complesso e lontano, tocca fare i conti con l’oggi. Con le mamme d’oggi, e non sappiamo che dirci. Ma c’è di più e di peggio. Ed è che a tutti noi, da subito (ai cronisti poi, non gli pareva vero) l’abbiamo pensato: è lei. Quale genitore, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà invece una serpe? Era un’evidenza così normale, per il Vangelo. Non lo è più. Per noi la normalità è che i genitori, per i figli, siano una innaturale causa di male. Peggio che orchi.

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