L'aula del Senato (foto LaPresse)

Jobs act, arriva la fiducia del Senato

Redazione

E' il via libera del Parlamento: 166 voti favorevoli e 122 "no". E' così approvato definitivamente il jobs act che delega il governo alla riforma di tipologie contrattuali, ammortizzatori sociali e politiche attive.

La riforma del lavoro è stata approvata definitivamente con il voto di fiducia di oggi del Senato, con 166 "sì", 112 "no" e un astenuto, su 280 presenti, 279 votanti e una maggioranza di 140. Con il voto del Senato viene approvato definitivamente il jobs act che delega il governo alla riforma di tipologie contrattuali, ammortizzatori sociali e politiche attive.

 

Il provvedimento è stato approvato senza modifiche nel testo tornato in terza lettura dalla Camera. Premesso che saranno i decreti delegati a disciplinare le norme di dettaglio, la novità che più ha acceso il dibattito e' la previsione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti per i nuovi assunti che prevede un indennizzo parametrato all'anzianità di servizio invece della reintegra nei casi di licenziamenti illegittimi per motivi economici. La reintegra resterà nel caso di licenziamenti nulli e discriminatori e alcune specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare. In questo modo si arriva al superamento di fatto, per i nuovi assunti, dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Altre novità in materia di contratti sono quelle dello sfoltimento delle tipologie contrattuali, a partire dai co.co.pro., e il Codice semplificato del lavoro.

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