Il futuro del doppio euro ha un passato

Redazione

"Going Dutch”, nel gergo popolare anglosassone o in quello più scientifico della teoria dei giochi, è l’espressione che indica chi si alza da tavola pagando soltanto per sé e solo ciò che ha mangiato e bevuto. Insomma l’opposto di chi “paga alla romana”, come diciamo in Italia.

"Going Dutch”, nel gergo popolare anglosassone o in quello più scientifico della teoria dei giochi, è l’espressione che indica chi si alza da tavola pagando soltanto per sé e solo ciò che ha mangiato e bevuto. Insomma l’opposto di chi “paga alla romana”, come diciamo in Italia, cioè di chi accetta di dividere la spesa di tutti i commensali in parti uguali. Detti popolari a parte, la notizia adesso è che l’Olanda, all’apice della crisi finanziaria, fu davvero tentata di andarsene per conto suo (“going Dutch”, appunto) fuori dall’euro, piuttosto che rimanere invischiata in un’Unione monetaria che l’avrebbe potenzialmente costretta a un certo punto a sobbarcarsi almeno in parte i debiti di altri stati membri in crisi.

 

La settimana scorsa, in un documentario televisivo olandese, è stata rivelata l’esistenza del piano “Florijn”, come si chiamava la moneta olandese pre-euro, elaborato nel 2012. Una conferma è arrivata dall’attuale ministro delle Finanze olandese, Jeroen Dijsselbloem: “I leader politici, inclusi quelli olandesi, hanno sempre detto di voler tenere unito l’euro. Ma il governo olandese ha anche pensato a cosa accadrebbe in caso di fallimento. E si è preparato di conseguenza”. Il predecessore di Dijsselbloem, Jan Kees de Jager, ha aggiunto che l’Olanda non era sola: la preparazione per l’uscita dalla moneta unica fu studiata insieme al ministero dell’Economia tedesco. Non sarà una novità assoluta per i lettori del Foglio – che nel 2012 poterono leggere gli appelli dell’economista Paolo Savona a preparare un “piano B” per l’Italia e che più di recente abbiamo informato sul dibattito (non più solo accademico) su una possibile separazione tra un “euro forte” e uno “debole” su iniziativa proprio dei paesi del nord – ma pur sempre una notiziola di un certo rilievo.   

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