Antonio Verro, membro del cda Rai (foto LaPresse)

Rai, il Cda vota il ricorso contro i tagli del governo. Todini si dimette per protesta

Redazione

Scontro in Cda Rai sul ricorso contro il cosiddetto decreto Irpef con cui il governo ha prelevato 150 milioni di introiti da canone, sottraendoli alle disponibilità dell'azienda. Approvato l'odg che chiede all'azienda di fare ricorso contro il governo.

Scontro in Cda Rai sul ricorso contro il cosiddetto decreto Irpef con cui il governo ha prelevato 150 milioni di introiti da canone, sottraendoli alle disponibilità dell'azienda. Il consigliere Antonio Verro ha presentato oggi un ordine del giorno che impegnava il Cda a fare ricorso. L'odg è stato recepito in una delibera in cui l'azienda chiede al direttore generale di proporre ricorso.

 

C'è stata una frattura in Cda, con i consiglieri Luisa Todini e Antonio Pilati fortemente contrari a proporre un ricorso di fatto contro il governo. La delibera è stata messa ai voti ed approvata con i voti contrari di Todini e Pilati, i voti favorevoli di tutti gli altri consiglieri e l'astensione del presidente Anna Maria Tarantola.

 

Dopo il voto, Todini ha annunciato le sue dimissioni. L'astensione di Annamaria Tarantola, sull'ordine del giorno presentato dal consigliere Verro, è motivata dal fatto – riportano le agenzie di stampa – che l'astensione della presidente è dovuta al fatto che la stessa Tarantola è presidente di garanzia del cda Rai.

 

Ne consegue quindi il non pronunciarsi sulla materia. Quanto al futuro del cda, non è automatico che si debba procedere subito alla sostituzione di Todini con la nomina di un nuovo consigliere da parte della Commissione di Vigilanza Rai. Già in passato, infatti, è accaduto che ci siano state dimissioni di consiglieri senza che si sia proceduto da parte degli organi competenti alla nomina di un sostituto.

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