Un momento degli scontri a Milano tra centri sociali e polizia dello scorso 14 novembre (foto LaPresse)

Guerriglia a Milano: sgomberati due centri sociali

Redazione

Gli occupanti si sono barricati sui tetti. La polizia usa i lacrimogeni.

Ancora sgomberi a Milano e ancora scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Questa volta, a dare il via a una nuova giornata di tensioni e proteste, è stato l'intervento all'alba della polizia, decisa a far finire l'occupazione di due centri sociali in zona Corvetto, alla periferia sud est del capoluogo lombardo. Gli agenti sono intervenuti al 'Rosanera' e al 'Corvaccio' in via Ravenna ma alcuni degli occupanti sono saliti su un tetto mentre una cinquantina di antagonisti si sono subito ritrovati in zona  per contrastare lo sgombero. I manifestanti hanno iniziato a erigere barricate utilizzando i cassonetti della nettezza urbana a cui poi hanno dato fuoco. Immediata anche la reazione delle forze dell'ordine che hanno caricato e impiegato i lacrimogeni. Almeno nove le persone accompagnate in Questura.

 

Secondo gli antagonisti, sei sarebbero state fermate durante gli sgomberi e tre nei tafferugli successivi. La Questura conferma che nove persone sono state accompagnate ma non si è ancora proceduto nei loro confronti, quindi al momento non risultano né fermate, né arrestate. Dopo gli scontri i manifestanti si sono riorganizzati a poca distanza, in via dei Cinquecento dove hanno dato vita ad un presidio. Un centinaio di persone, tra antagonisti, attivisti per il diritto alla casa e cittadini del quartiere hanno bloccato la strada per protestare contro gli sgomberi dei centri sociali e delle case popolari.

 

La situazione intanto rimane tesa: nei pressi dei centri sociali sgomberati è stato disposto un vasto schieramento di forze dell'ordine in assetto antisommossa mentre i manifestanti intonano slogan contro Aler, polizia e carabinieri, e anche contro la stampa. "200 sgomberi - 200 barricate - diffondiamo solidarietà - Aler, racket, razzisti, polizia fuori dai quartieri" recita lo striscione innalzato dal presidio. "I poliziotti hanno sparato fumogeni e quando vengono a sgomberare spaccano i sanitari, perché così la casa diventa inagibile, - dice un abitante della zona, sceso in piazza col volto coperto da sciarpa e cappuccio - perché Pisapia o Salvini non vengono a farsi un giro da queste parti?".

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