Il ministro Maurizio Martina (foto LaPresse)

Il ministro Martina critica Vandana Shiva

Redazione

"Expo è piattaforma di dialogo, occorre conoscere ciò che si sta facendo prima di giudicare".

"Expo non ha padroni e preconcetti, è una piattaforma di dialogo aperta dove si potranno mettere a confronto soluzioni, idee, proposte, che serviranno da base per le prossime scelte politiche indispensabili per garantire davvero la sicurezza alimentare" e "Vandana Shiva su Expo sbaglia. E il primo consiglio che vorrei dare è semplice: occorre conoscere bene ciò che si sta facendo prima di giudicare. Alcune semplificazioni sono davvero sbagliate, soprattutto quando si affronta un tema delicato come quello della legalità e della trasparenza". Lo scrive il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, sul suo blog inaugurato oggi su Huffington Post e replicando così a quanto scritto sulla stessa testata dall''attivista indiana che da anni si batte per i diritti degli agricoltori e contro la fame nel mondo e che ha evidenziato dubbi sull''Expo di Milano.

 

A proposito di legalità e trasparenza, Martina sottolinea che "con il lavoro della Prefettura e della magistratura, con la preziosa collaborazione con l''Autorità nazionale anticorruzione, fino al progetto OpenExpo che per la prima volta in assoluto sperimenta una piattaforma Opendata per la trasparenza e l''accesso alle informazioni di un grande evento internazionale, noi ci stiamo misurando con questi temi esprimendo il massimo dell'attenzione e con azioni di contrasto nuove rispetto al passato. Ci mettiamo il massimo impegno e siamo pronti a fare ancora meglio in futuro". Inoltre, l'esposizione "sarà l'occasione per un dibattito internazionale su tecnologie, innovazioni, strumenti che possano rispondere al meglio al tema alimentare globale garantendo sempre di più la sostenibilità dei modelli di sviluppo. Parlo della necessita'' - dice ancora il ministro - di contrastare la povertà alimentare con un piano di azioni concrete, di ridurre gli sprechi alimentari con obiettivi precisi nei prossimi 10 anni, di promuovere modelli agricoli sostenibili sotto il profilo economico, ambientale e sociale, che tutelino risorse indispensabili come terra e acqua". Al confronto espositivo, poi, parteciperanno oltre ai Paesi aderenti anche i principali organismi internazionali a cominciare dall'Onu e della Fao (atteso per ottobre 2015 anche il segretario generale Ban Ki Moon) e dall'Unione Europea con un padiglione specifico. E per la prima volta nella storia delle esposizioni universali, anche le organizzazioni non governative saranno protagoniste del confronto animando uno spazio proprio.

 

[**Video_box_2**]Martina aggiunge che "la nostra ambizione è proprio quella di connettere il dibattito che si animerà a Milano in quei mesi alla discussione sui prossimi obiettivi del Millennio che le Nazioni Unite affronteranno proprio alla fine del 2015, segnando così una precisa responsabilità dell'Italia e di Expo 2015. Vogliamo contribuire così ad aprire la strada per una vera global food security, che espliciteremo nella Carta di Milano che verrà presentata alla fine del semestre di Expo". In questo scenario, l'Esposizione universale "deve essere per il Paese l''occasione per costruire una grande mobilitazione positiva, utile a riconoscere le tante risorse grazie alle quali possiamo rilanciare nel tempo della grande metamorfosi globale". Martina non manca di sottolineare che "si continua a porre il tema dell'anima di Expo. E' bene confrontarci anche su questo. Io credo che si capirà sempre di più che l''evento non è una fiera ma una grande occasione di riflessione globale. E già sono operativi strumenti per arrivare a questo risultato. Qualche esempio? Il programma Women for Expo che valorizza il rapporto tra nutrimento e universo femminile, il Progetto Feeding Knowledge che attraverso una Call internazionale ha già raccolto oltre 700 progetti da tutto il mondo da cui verranno selezionate le migliori best practices che animeranno il Padiglione Zero. E poi il progetto Scuole e il Laboratorio Expo per la formazione internazionale su questi temi. Così come il Patto internazionale dei Sindaci promosso dall'amministrazione comunale di Milano e il Forum agricolo globale previsto per giugno 2015. Passo dopo passo si animeranno iniziative centrali che entreranno nel merito delle grandi sfide poste da Expo. L'anima c'è. Se tutti daremo una mano, già a partire dalla prossime settimane, si renderà sempre più evidente che, proprio così, potremo offrire una occasione unica al mondo". Il ministro delle Politiche agricole conclude dicendo che "il nostro impegno su questi temi è quotidiano. Siamo pronti a ricevere il contributo costruttivo di tutti in questa grande opportunità di dialogo fra i popoli".