Renato Brunetta e Matteo Renzi (foto LaPresse)

Patto del Nazareno, tensione Pd-FI dopo le parole di Brunetta

Redazione

Il forzista accusa Renzi di cambiare i termini dell'accordo sulla legge elettorale. Lotti replica: "Allora è inutile incontrarci".

"Il patto del Nazareno prevedeva la riforma della legge elettorale, secondo quanto abbiamo approvato alla Camera nell'Italicum. E noi a quella siamo rimasti. Se Renzi, con la sua maggioranza, ha deciso di cambiare tutto, di buttare quel testo e di scriverne un altro, allora non c'è più il patto del Nazareno". Sono queste parole di Renato Brunetta a far esplodere la tensione tra Pd e Forza Italia. E' Luca Lotti, infatti, a replicare a muso duro al capogruppo FI alla Camera: "Se le parole di Brunetta sul patto del Nazareno interpretano il pensiero di Berlusconi e di FI, allora non c'è neanche bisogno di incontrarsi domani".

 

I dem aprono l'offensiva su FI. "Sulla riforma elettorale il vero problema è che Berlusconi non tiene più i suoi dentro Forza Italia", accusa Debora Serracchiani aggiungendo che "Brunetta gli scappa da tutte le parti". E allora il vicesegretario Pd manda a dire al Cavaliere che "non si è rotto il patto del Nazareno: si è rotta Forza Italia".  Dentro FI, in effetti, non mancano le voci critiche. "Sulla legge elettorale non possiamo andare dietro alle indiscrezioni di stampa. Bisogna avere un luogo di discussione all'interno del partito, dove confrontarsi e prendere una decisione", dice per esempio Raffaele Fitto. "Io - prosegue l'eurodeputato 'azzurro' - contesto a Renzi il fatto che da giorni stia monopolizzando l'agenda politica con la legge elettorale, dimenticando le vere priorità del paese". "Non so se alla fine Berlusconi accetterà le condizioni poste da Renzi, ma prima di prendere una posizione - attacca Fitto - mi piacerebbe che il partito fosse convocato e coinvolto nelle scelte".

 

[**Video_box_2**]Oggi si terrà il Comitato di presidenza con Berlusconi e anche l'altro vicesegretario dem, Lorenzo Guerini, manda un 'avviso' a palazzo Grazioli: "La legge elettorale si fa con le forze che ci stanno. La maggioranza ha fatto una proposta ed è aperta ad altre convergenze e contributi". E, è la considerazione di scenario, "le stagioni si aprono, e si chiudono".

 

"Mi sono stancato di ripetere che si arriva al 2018, mi vengono attribuite intenzioni che non ho", ha sottolineato più volte Renzi, riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, durante il vertice di maggioranza chiusosi in nottata a Palazzo Chigi. Il premier, viene sempre riferito, si è detto d'accordo sul fatto che anche la legge elettorale non può dividere la maggioranza e che se Forza Italia si vuole aggiungere non sarà esclusa dall'accordo.