"Medievali noi?". Sindacati sulla difensiva dopo l'intervista di Squinzi al Foglio
Camusso e Furlan ribattono al presidente di Confindustria: "E' legato a tempi molto lontani", dice il segretario generale della Cisl.
"Noi medievali? Interessante...un po' come i cavalieri della tavola rotonda…comunque Squinzi non merita commenti". Così il leader Cgil, Susanna Camusso, risponde al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che, intervistato dal Foglio, su lavoro e fisco aveva definito "medievali" i sindacati.
Anche Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl ha commentato le parole del presidente di Confindustria. "Non solo non siamo tornati al Medioevo", ha detto, "ma credo che in questi anni si siano fatte cose importanti che però non bastano. Certamente la Cisl è un sindacato moderno che ha fatto accordi molto innovativi". Abbiamo modificato il modello contrattuale d'intesa con la Confindustria, spostando il baricentro sul contratto aziendale e territoriale e sul secondo livello di contrattazione".
"La competitività nelle aziende si fa con la contrattazione aziendale e la partecipazione e su questo Confidustria è legata a tempi molto lontani, deve fare un passo avanti", ha concluso Furlan.
Nell'intervista concessa al Foglio, Squinzi aveva detto che Confindustria "nel 2012 firmò l’accordo sui salari di produttività senza attendere la Cgil. Poi", ha continuato il presidente di Confindustria, "abbiamo concluso un’importante intesa sulla rappresentanza aziendale cui ha aderito pure la Cgil”. “Non siamo un partito politico. Abbiamo raggiunto tali accordi perché gli imprenditori ce lo chiedevano", ha spiegato Squinzi, "tutto diventerà più difficile con un sindacato che negli ultimi tempi si sta spostando, a proposito di lavoro e fisco, su posizioni anti storiche. Da Risorgimento, forse da Medioevo”. (Qui, l'intervista integrale di Squinzi al Foglio)
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