François Fillon e Nicolas Sarkozy (foto AP)

Origliare Sarkozy e sentirlo che dà di “traslocatrice” alla Le Pen

Mauro Zanon

In “Ça reste entre nous, hein?”, Sarkozy dice che il suo ex premier Fillon è “un perdente” e che Juppé lo farà “sembrare giovane”. Del rivale Le Maire invece: “Non ho mai letto un suo libro, tranne quello in cui dice che si masturba”. Sulla leader del Front national la perfidia maggiore.

Parigi. Entrate pure, fate come a casa vostra. Mi state simpatici, vi conosco e perciò vi dico come la penso su ciò che sta accadendo in Francia, su chi la governa, su quelli che mi circondano e mi hanno abbandonato, senza giri di parole. Beninteso, che resti fra noi, eh? Ma Nathalie Schuck e Frédéric Gerschel, cronisti politici del Parisien, non hanno resistito, il materiale era troppo succoso, roba da far impallidire la trafila di pettegolezzi condensata nel libro-vendetta di Valérie Trierweiler, “Merci pour ce moment”. E così hanno deciso di riversare tutto in un libro di quasi trecento pagine intitolato “Ça reste entre nous, hein?”: due anni e mezzo di confidenze private dell’ex capo di stato, Nicolas Sarkozy, registrate nel suo quartier generale parigino. Durante i trenta mesi di ritiro strategico dalla politica, i due giornalisti hanno varcato a più riprese il celebre portone bordeaux del 77 rue de Mirosmenil. Si incontravano segretamente, per lunghe conversazioni, fino a due ore e mezza di faccia a faccia. Furioso quando il suo nome veniva accostato a scandali giudiziari, tenero quando si parlava di Carlà e Giulià, giubilante per il fallimento di Hollande, Sarkò parlava e regolava i suoi conti, e loro, seduti sul canapé beige dell’ufficio, immagazzinavano. Scrutavano i vecchi volti della Sarkozia, che passavano al “77” per salutare il “sauveur”, il salvatore, e assicurarsi un posto. Tra un incontro e l’altro prendevano nota. A sua insaputa.

 

Nessuno è stato risparmiato. A partire dalla sua famiglia politica, l’Ump: “Tutti coglioni”, secondo l’ex capo di stato. François Fillon è un “perdente”, “senza palle” che ha “sofferto molto” durante i cinque anni in cui era primo ministro. “Avrei dovuto interrompere le sue sofferenze”, dice vanaglorioso Sarkozy. Di Alain Juppé, il neogollista cortese che vuole prendersi l’Eliseo, Sarkò dice di non avere affatto paura. “Mi piace Alain. Ha dieci anni più di me. Potrei forse sognare un miglior rivale? Mi fa passare per giovane”. Bruno Le Maire, principale concorrente per la presidenza dell’Ump, è trattato come un “poveretto che scrive libri che nessuno legge”. Tranne uno. “Ce n’è uno che ho letto, quello in cui si masturba”, avrebbe detto Sarkozy, riferendosi al libro dove l’ex ministro dell’Agricoltura racconta di come sua moglie gli “accarezzi dolcemente il pene”. Per restare in tema, i due giornalisti hanno riportato la battuta sull’ex ministro dell’Istruzione, Laurent Wauquiez, che Sarkozy riproporrebbe a chiunque vada a trovarlo nel suo ufficio. Wauquiez, lo scorso anno, durante un talk-show, aveva affermato nell’imbarazzo generale di consultare regolarmente YouPorn. E da quella volta, puntualmente, Sarkozy accoglierebbe così i visitatori: “Hai incontrato Wauquiez? No perché se lo hai fatto, spero che almeno tu ti sia lavato le mani!”. Tra i più odiati di Sarkozy nell’Ump – che lui chiama il “ventilateur à merde” – c’è Xavier Bertrand, ex ministro del Lavoro, ex sarkozista oggi braccio destro di Fillon: “Un incapace, un piccolo assicuratore. Un mediocre, che finirà a piedi nudi, con le ferite aperte, nelle miniere di sale”.

 

[**Video_box_2**]Non potevano mancare giudizi su François Hollande e la sua ex compagna, Valérie, “stupida e pretenziosa”. Secondo Sarkozy, il presidente socialista “è mal vestito. Mangia le patatine fritte. Quando si ha un ruolo pubblico, bisogna prestare attenzione. Io sono goloso, tendo a ingrassare, ma mi avete sempre visto fare sport. Non mangio i dolci. Il fisico del presidente conta! Bisogna essere puliti, eleganti, impeccabili”. Lezioni di stile, il presidente bling bling, vorrebbe darne anche al premier Manuel Valls, al quale suggerisce di “portare gli occhiali”. “Ha uno sguardo sfuggente. Mi ha molto colpito sulle foto. Sembra un visionario”. E politicamente parlando? “C’è una differenza fondamentale tra me e lui: non ha ottenuto nessun risultato”. Il più perfido dei giudizi è indirizzato alla leader del Front national, Marine Le Pen: “E’ volgare e ha il fisico di una traslocatrice. E’ un omaccio”. Una valutazione estetica che ha fatto comprensibilmente trasalire il suo attuale compagno e vicepresidente del Fn, Louis Aliot. “Nicolas Sarkozy è di una volgarità estrema che corrisponde alla piccineria del personaggio”, ha commentato Aliot ai microfoni di Lcp. “Se sarà lo sfidante di Marine Le Pen nel 2017, permettetemi di dire che avrà un trattamento di favore. Marine lo traslocherà”. E ancora: “Ci sono uomini educati, cortesi, uomini di stato, e poi ci sono i delinquenti. Non voglio dire che Sarkozy è un delinquente, ma ha un vocabolario da delinquente”.

 

Travolto dai nove scandali giudiziari che pesano sulla sua testa e dai sondaggi che lo danno in caduta libera – l’ultimo, pubblicato la scorsa settimana, mostra che solo il 26 per cento dei francesi è disposto a dare il proprio voto all’ex capo di stato – la pubblicazione di “Ça reste entre nous, hein?” giunge nel peggior momento possibile per Sarkozy. A venti giorni dalle elezioni per la presidenza dell’Ump e con un Alain Juppé in cima alle preferenze dei francesi per le presidenziali del 2017.

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