Mario Draghi (foto LaPresse)

Fronda o non fronda, Draghi tira dritto: nuove misure straordinarie

Redazione

Problematiche geopolitiche e ritardo sulle riforme strutturali le cause del rallentamento dell'economia europea. Dopo le parole del presidente della Bce le borse salgono e l'Euro scende.

"Dall'estate i nuovi dati e i sondaggi hanno indicato un indebolimento della crescita dell'Eurozona". Lo sottolinea in conferenza stampa il presidente della Bce Mario Draghi, che sottolinea come "il Consiglio direttivo è unanime a varare ulteriori misure non convenzionali se fosse necessario, se l'inflazione rimanesse troppo bassa per troppo tempo". Le misure già utilizzate dalla Banca centrale europea hanno comunque già sortito i primi effetti tanto che il bilancio dell'Eurotower dovrebbe tornare entro fine anno verso i livelli di inizio 2012 e permetteranno di riportare l'inflazione verso il target prefissato del 2 per cento.

 

Per Draghi quindi la situazione è difficile, ma non irrimediabile e chiede quindi all'Unione Europea e soprattutto ai governi degli stati membri un'accelerazione in tema di riforme poiché il perdurare di una situazione di immobilismo politico che ritarda l'attuazione di queste "aumenta i rischi per l'economia dell'Eurozona". Ma l'economia europea non sconta solo un ritardo nel campo delle riforme, ma anche uno scenario geopolitico che hanno pesato e possono continuare a pesare sulla fiducia e sugli investimenti, rallentando quindi ancor più la ripresa economica.

 

Intanto le dopo aver iniziato il mese scorso l'acquisto di covered bond, la Bce avvierà "presto" l'acquisto di obbligazioni garantite da mutui (asset backed securities), con un piano che avrà durata almeno biennale e avrà un impatto "considerevole" sul bilancio dell'Eurotower.

 

[**Video_box_2**]Draghi è convinto che queste nuove iniezioni di liquidità possono dare, se gli stati realizzeranno le riforme strutturali necessarie a riformare il mercato del lavoro, un'impulso alla ripresa della produzione industriale che permetterà quindi la riduzione del tasso di disoccupazione. Il presidente del Bce infatti fa notare che "la ripresa è minata dall'elevata disoccupazione, dalla considerevole capacità non utilizzata e dai necessari aggiustamenti nei settori pubblico e privato", che incidono non secondariamente "all'indebolimento del ritmo di crescita dell'area euro che, se sommati alle problematiche geopolitiche attuali, possono erodere la fiducia, in particolare per quanto riguarda gli investimenti privati".

 

Il discorso di Draghi ha convinto gli investitori finanziari tanto che le borse europee sono tornate nel pomeriggio a essere positive: Londra sale dello 0,28 per cento, Milano dello 0,89, Francoforte dell'1,08, Parigi dell'1. Solo Madrid continua a essere negativa perdendo lo 0,34 per cento. L'euro invece scende sotto quota 1,24 dollari ai minimi dall'agostro 2008.