Elise Stefanik (foto AP)

Elezioni di midterm

La leggenda del partito giovane e rosa

Redazione

Il pregiudizio collettivo dice che il Gop è il partito del vecchio uomo bianco, caricatura dell’elettore conservatore con forcone, doppietta e salopette. Nel mondo diviso fra rottamatori e rottamati i primi votano a sinistra, i secondi a destra.

Se Elise Stefanik verrà eletta alla Camera dei deputati nel 21esimo distretto dello stato di New York diventerà la donna più giovane mai approdata al Congresso. Stefanik ha trent’anni, uno in meno di quanti ne aveva Elizabeth Holtzman quando, nel 1973, ha vinto una leggendaria corsa elettorale in un distretto liberal di Brooklyn. I sondaggi dicono che quel record sarà presto infranto. La curiosità è che Stefanik è repubblicana, cosa che la rende un esemplare da scrutare con interesse zoologico per gli osservatori che hanno già deciso che il Partito democratico – specialmente nella sua versiona obamiana – ha l’esclusiva sui giovani e le donne. Figurarsi sulle giovani donne. Il pregiudizio collettivo dice che il Gop è il partito del vecchio uomo bianco, caricatura dell’elettore conservatore con forcone, doppietta e salopette. Nel mondo diviso fra rottamatori e rottamati i primi votano a sinistra, i secondi a destra.

 

La realtà è diversa, e queste elezioni di midterm lo ricordano. L’età media dei congressmen che attualmente rappresentano il Partito repubblicano è più bassa di quella democratica, e i sondaggi dicono che i millennial non tendono automaticamente verso la sponda democratica. E’ difficile dire dove esattamente tenda questa generazione liquida e post ideologica, ma uno studio dell’istituto di politica dell’Harvard University dice che il 51 per cento dei giovani che con altissima probabilità andranno a votare sceglierà il Partito repubblicano. Il dato in sé non è decisivo, ma illustra una tendenza degli americani fra i 18 e i 30 anni a non comportarsi come gli opinion leader democratici credono. Le platee politiche più giovani si trovano ai comizi del libertario Rand Paul, non a quelli (pochi) che Barack Obama è stato invitato a tenere per sostenere i candidati democratici. Che la sinistra americana sia il rifugio naturale dei giovani è una leggenda urbana sapientemente diffusa.

 

[**Video_box_2**]Per quanto riguarda la presenza femminile, il Partito repubblicano è decisamente meno rappresentato al Congresso, ma in questa tornata qualcosa è cambiato. La veterana di guerra Joni Ernst si batte per un seggio decisivo al Senato in Iowa, lo stato da cui parte la campagna presidenziale e che non ha mai avuto una rappresentanza femminile al Congresso. Nello Utah, Mia Love potrebbe diventare la prima donna afroamericana a essere eletta nelle file del Partito repubblicano. E Love è pure mormona, trionfo della diversità. In Colorado il senatore democratico Mark Udall rischia di perdere per aver ossessivamente orientato tutta la campagna sulla questione femminile, nel tentativo di galvanizzare le donne catalizzando l’odio contro il partito del vecchio uomo bianco. E’ un’altra leggenda urbana di questo midterm.

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