Silvio Berlusconi nella sede del Pd in una foto d'archivio

Che cosa è successo oggi tra Renzi e Berlusconi a Palazzo Chigi?

Claudio Cerasa

Al centro del colloquio tra il presidente del Consiglio e il capo di Forza Italia c’era quello che Renzi considera l’elemento cruciale della sua legislatura, ovvero la legge elettorale.

Che cosa è successo oggi tra Renzi e Berlusconi a Palazzo Chigi? Al centro del colloquio tra il presidente del Consiglio e il capo di Forza Italia c’era quello che Renzi considera l’elemento cruciale della sua legislatura, ovvero la legge elettorale. Nelle ultime ore lo spin della minoranza del Pd e quello di una buona parte di Forza Italia tende ad accreditare la tesi che tra Renzi e Berlusconi ci sia stato un qualche problema e che la notizia di oggi sia che il patto del Nazareno comincia a scricchiolare. Chi ha assistito all’incontro di oggi, da una parte e dall’altra, racconta invece una versione dei fatti diversa. I punti oggetto di discussione sono stati legati all’evoluzione della legge elettorale.

 

Sull’aumento della soglia necessaria per raggiungere il premio di maggioranza al primo turno sia Renzi sia Berlusconi sono d’accordo e il 40 per cento è un’asticella che dovrebbe mettere l’Italicum al riparto da possibili rilievi costituzionali. Accordo anche sulla soglia di sbarramento per le singole liste al 5 per cento. Accordo anche sul ritorno delle preferenze (con garanzia che capolista resterà scelto dalle segreterie, e dunque bloccato). Su un punto invece Forza Italia non ha ancora le idee chiare, e già da domani l’argomento sarà oggetto di discussione all’interno dei gruppi: il premio di maggioranza va dato alla lista o alla coalizione? Renzi, naturalmente, chiede di introdurre il premio alla lista. Berlusconi è tentato, perché un premio alla lista darebbe la possibilità alla sua creatura politica di diventare il centro di gravità del centrodestra futuro, ma sa che nel suo partito in molti non sono d’accordo e che un premio alla coalizione renderebbe più facile un’alleanza un domani sia con la Lega sia con Ncd.

 

Renzi ha infine chiesto a Forza Italia di votare la legge elettorale già la prossima settimana in Commissione Affari Costituzionali al Senato. Berlusconi ha chiesto più tempo perché accelerare troppo oggi darebbe l’impressione ai suoi gruppi parlamentari di essere davvero a un passo dal voto anticipato. Ma Renzi – e questa è la novità più importante – ha detto a Berlusconi, Verdini e Letta che la prossima settimana il governo porterà la legge in Commissione. Con o senza i voti di Forza Italia (ma i voti ci saranno). Il patto del Nazareno dunque regge ma si trova di fronte a una fase interlocutoria. Il gelo, tra Berlusconi e Renzi, non c’è. Che poi il gruppo di Forza Italia oggi sia compatto e pronto a votare qualsiasi cosa chieda il patto del Nazareno ovviamente è un altro discorso.

  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.