Pier Carlo Padoan e Ignazio Visco alla Giornata mondiale del Risparmio (foto LaPresse)

"Rilanciare gli investimenti e allargare gli ammortizzatori sociali", dice Padoan

Redazione

Alla Giornata mondiale del Risparmio interviene anche il Governatore della Banca d'Italia Visco, che suggerisce aggregazioni agli istituti bancari più piccoli.

Le 'bocciature' di Monte dei Paschi e Carige agli esami della Bce "sono in ampia misura l'eredità di episodi passati di mala gestio che la Banca d'Italia, in stretto raccordo con l'autorità giudiziaria, ha contribuito a portare alla luce, inducendo un radicale cambio della dirigenza". E' il giudizio espresso dal Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, alla Giornata mondiale del Risparmio.

Le banche italiane, dopo gli esami della Bce che hanno dimostrato la solidità dei loro bilanci, "dovranno continuare a rafforzarsi per poter finanziare adeguatamente l'economia", ha affermato il Governatore. Il modello di attività delle banche italiane "può ben servire allo scopo" ma "deve essere rivisitato e irrobustito, superando i limiti emersi durante la crisi". Secondo Visco va proseguita l'azione di contenimento dei costi, interventi sugli assetti di governance e una ridefinizione della distribuzione. Il recupero della redditività "richiede anche una diversa struttura dei ricavi". Gli esami della  Bce sono stati utili e le carenze emerse dagli stress test  per gli istituti di credito italiani derivano dal fatto che "sulla posizione di partenza delle banche italiane ha inciso un'economia che nei passati due decenni e in particolare negli ultimi sei anni di crisi ha avuto uno tra i peggiori andamenti in Europa". Visco si è detto quindi fiducioso che "dal nuovo sistema di vigilanza bancaria scaturiscano benefici per il nostro paese come per l'Europa". Per assicurarlo, però, serve l'impegno congiunto della Bce e delle autorità nazionali.

 

Visco ha quindi allontanato ridimensionato il timore di una deflazione ribadendo però la necessità di restare vigili. "Non siamo in  deflazione ma non possiamo ignorarne il rischio concreto", ha spiegato Visco, secondo cui "le aspettative delle inflazioni a medio e breve termine si sono portate su livelli storicamente bassi e quelle a 5-10 anni sono scese significativamente al di sotto del 2 per cento, con un indebolimento dell'ancoraggio all'obiettivo della stabilità dei prezzi". Per uscire dalla crisi serve "una risposta coordinata a livello europeo a supporto della domanda aggregata e sopperendo alla mancanza di un debito pubblico comune", ha continuato il Governatore. "Interventi isolati dei singoli paesi potrebbero dar luogo a reazioni negative da parte dei mercati mentre il coordinamento testimonierebbe la coesione dell'area e una sua rinnovata capacità di agire". Visco suggerisce allora una nuova fase di aggregazioni per il sistema bancario italiano: è il turno delle banche medie e piccole. "L'Unione bancaria, l'integrazione del mercato unico, la maggiore competizione -  ha affermato Visco - richiederanno  anche a queste banche sforzi per contrastare il deterioramento della qualità del credito mediante un rafforzamento patrimoniale, un miglioramento degli assetti di governo e dei processi di controllo dei rischi, un innalzamento dell'efficienza e della redditività. Le operazioni di concentrazione possono facilitare questi progressi", ha concluso.

 

Alla Giornata mondiale del Risparmio è intervenuto anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoa: "Gli operatori e i mercati hanno ben accolto la Legge di stabilità", ha detto, "orientata al sostegno alla crescita; più in generale stanno accordando piena fiducia a un progetto politico che intende promuovere il progresso del paese". L'Italia, ha continuato, "mantiene intatta la sua credibilità anche sui mercati finanziari, come dimostrano i risultati delle recenti aste dei titoli di stato, i cui rendimenti si collocano sui valori minimi nel confronto storico".

 

[**Video_box_2**]Anche Padoan ha parlato della necessità di stringere i tempi sull'unione bancaria, dopo la quale "l'Europa dovrà dotarsi di una capital market union. A questo dovrebbe portare il processo di revisione della sorveglianza bancaria e finanziaria avviato dopo la crisi e svoltosi prevalentemente in ambito G20", ha proseguito. "Per conseguire l'integrazione dei diversi mercati dei capitali europei, questi dovranno essere resi parte di un quadro organico complessivo che ne consenta l'agevole interazione, il confronto e la reciproca concorrenza".

 

Sul piano della crescita è vitale rilanciare gli investimenti, un obiettivo per il quale "vi è un articolato lavoro in corso che siamo fiduciosi si tradurrà in proposte concrete entro la fine del semestre di presidenza" italiana dell'Ue, in particolare al fine di diversificare le fonti di finanziamento attraverso l'impiego del risparmio "anche in strumenti innovativi". Senza dimenticare la riforma del lavoro, "fondamentale per imprimere una svolta al paese", ma che "per essere pienamente funzionante ed efficiente dovrà essere sostenuta da risorse quantitativamente adeguate per rafforzare e rendere più inclusiva la rete di ammortizzatori sociali". Il ministro ha sottolineato che "tali risorse dovranno tuttavia anche essere utilizzate con criteri nuovi per permettere alle imprese di gestire in maniera più efficiente l'attività produttiva, reagendo con maggiore prontezza alle evoluzioni cicliche e alle discontinuità strutturali".