I dati di Bankitalia sulla produzione industriale restano negativi (foto LaPresse)

Bankitalia: produzione industriale debole, giù la fiducia delle imprese

Redazione

Dati ancora negativi nel Bollettino dell'istituto. Anche gli indicatori di fiducia, finora in ripresa, tornano a calare.

Rimane debole la produzione industriale mentre è tornata a calare la fiducia delle imprese. E' quanto emerge dal Bollettino economico di Bankitalia. L'attività produttiva nell'industria e nelle costruzioni risente dell'incertezza circa le prospettive della domanda, sottolinea Palazzo Koch. Nel corso dell'estate gli indicatori di fiducia, fino ad allora in continuo miglioramento, sono lievemente peggiorati in tutti i principali comparti produttivi. L'accumulazione di capitale stenta ancora a ripartire. In agosto la produzione industriale è aumentata lievemente, dello 0,3 per cento rispetto a luglio e, sulla base delle stime di Bankitalia per settembre, nella media del terzo trimestre l'attività industriale sarebbe diminuita di circa mezzo punto percentuale, come nel periodo precedente.

 

Nei mesi estivi il clima di fiducia delle imprese ha interrotto la tendenza al miglioramento che prevaleva in tutti i comparti dalla metàdel 2013; gli indici pmi, dopo i picchi toccati nel secondo trimestre, sono scesi lievemente, portandosi in settembre poco al di sopra del livello compatibile con un aumento della produzione nella manifattura, al di sotto nei servizi. Nella rilevazione di settembre dell'Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita, condotta dalla Banca d'Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore, i giudizi sulle prospettive a breve termine sono diventati più pessimistici, soprattutto nel settore dei servizi. Gli investimenti in costruzioni, macchinari e attrezzature si sono ridotti nel secondo trimestre; gli acquisti di mezzi di trasporto sono invece aumentati. Nella seconda metà dell'anno la spesa per investimenti rimarrebbe, nelle intenzioni della maggior parte delle imprese, sugli stessi livelli del primo semestre, nonostante il peggioramento dei giudizi relativi alle condizioni per investire. Resta debole l'attività nel settore delle costruzioni. Nel bimestre luglio-agosto la produzione edile è scesa dello 0,7 per cento rispetto al secondo trimestre. Nella rilevazione Banca d'Italia-Il Sole 24 Ore i giudizi sulle prospettive a breve termine formulati dalle imprese del settore sono peggiorati, ma risultano ancora meno pessimistici rispetto alla fine dello scorso anno.

 

[**Video_box_2**]Secondo stime basate sui conti nazionali, nel secondo trimestre la redditività operativa delle imprese, calcolata come rapporto tra margine operativo lordo e valore aggiunto, non ha subito variazioni rilevanti rispetto al periodo precedente, rimanendo molto contenuta (al 32,8 per cento, rispetto a una media del 36,4 negli ultimi venti anni).

 

È poi proseguita la contrazione dei prestiti bancari alle imprese, seppur in misura minore rispetto ai primi mesi dell'anno; lo scorso agosto il calo sui dodici mesi era pari al 3,5 per cento . Nel secondo trimestre l'indebitamento delle imprese è sceso di circa un punto percentuale, al 76,4 per cento del pil.

 

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