Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi (foto LaPresse)

"Legge di stabilità positiva", ma per Squinzi serve "maggiore attenzione alla competitività"

Redazione

Il presidente di Confindustria chiede una "politica industriale nuova".

"La manovra finanziaria presentata la scorsa settimana segna una discontinuità rispetto alle precedenti leggi di stabilità per l'attenzione che sembra manifestare nei confronti delle imprese". Ma ciò non basta per rilanciare l'economia, serve altro. Il presidente di Confndustria, Giorgio Squinzi, parlando all'inaugurazione della Fiera Saie a Bologna, ha chiesto al governo di accelerare i tempi della riforma sul lavoro per dare nuovo impulso alla ripresa economica.

 

Citando il taglio Irap e la decontribuzione sulle nuove assunzioni, Squinzi ha parlato di un "primo giudizio positivo", per una manovra "che punta sull'occupazione e sulla capacità delle imprese di essere protagoniste della ripresa". "Ma - ha aggiunto - in questo momento, da sola non è sufficiente per uscire dalla recessione se non si agisce contemporaneamente in modo deciso per il rilancio degli investimenti, privati e pubblici, che, nonostante gli sforzi del provvedimento Sblocca Italia, restano bassi".

 

[**Video_box_2**]"E' necessaria un'attenzione maggiore alla competitività delle industrie e occorre una politica industriale nuova, che definisca obiettivi chiari e accompagni le imprese verso le sfide e i cambiamenti di cui si parla oggi". Per questo motivo, ha suggerito, "gli orientamenti definiti a livello comunitario che individuano nella green economy, nell'Ict, nell'efficienza energetica e nell'innovazione, i driver per uno sviluppo solido e sostenibile sono una traccia importante, che la politica industriale italiana deve provare a sviluppare, trovando gli opportuni adattamenti alla nostra struttura economica e imprenditoriale".