Musulmani del Pakistan cantano slogan contro la minoranza cristiana e Asia Bibi durante una manifestazione a Multan (foto AP)

La cristiana non vale l'adultera

Redazione

Un giudice, Naveed Iqbal, è entrato nella sua cella e, dopo averla condannata a una morte orribile, le ha offerto la revoca della sentenza se Asia Bibi si fosse convertita all’islam. La donna gli ha risposto che preferiva morire da cristiana piuttosto che uscire dal carcere da musulmana.

Un giudice, Naveed Iqbal, è entrato nella sua cella e, dopo averla condannata a una morte orribile, le ha offerto la revoca della sentenza se Asia Bibi si fosse convertita all’islam. La donna gli ha risposto che preferiva morire da cristiana piuttosto che uscire dal carcere da musulmana. Così ieri Asia Bibi è stata condannata a morte in appello. Le resta soltanto la Corte suprema e le possibilità di salvarsi sono poche. Le piazze europee tre anni fa si riempirono per Sakineh, “l’adultera” iraniana condannata a morte tramite lapidazione. Le chattering classes scelsero quella vittima velata dal chador, “colpevole” di un crimine moral-sessuale, perfetta per un moto d’indignazione dei nostri libertini. Su Asia Bibi, una normalissima madre di famiglia cristiana condannata a morte per motivi religiosi, al più c’è un sopracciglio di sussiego o qualche sito cattolico. Asia rischia ogni giorno la vita, anche senza patibolo. I musulmani fanatici la vogliono uccidere.

 

Come accadde nel novembre 2001 a quindici fedeli nella chiesa di San Domenico a Bahawalpur. L’immagine di quei corpi avvolti in sudari bianchi fece il giro del mondo. Anche il cibo di Asia Bibi è rigidamente controllato. Per evitare rischi di avvelenamento alla donna viene fornito cibo crudo e le è stato concesso di cucinarlo per conto suo. Vive in una cella umida e fredda, così piccola che stendendo le braccia può toccarne le pareti opposte. Dappertutto odore di grasso, di sudore, di urina. Deve tenere gli occhi bassi. E’ un essere umano di seconda categoria. Asia ha pensato al suicidio. Forse così potrebbe salvare i suoi figli. L’ignavia dell’occidente l’ha già condannata a morte.

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