Un momento del summit di Milano sulla crisi ucraina (foto Ap)

Al vertice sulla crisi ucraina si va verso l'accordo per il gas

Redazione

L'incontro durante il vertice euro-asiatico di Milano tra Putin e Poroshenko "è stato costruttivo", ha detto Renzi. Hollande: "Pronti droni francesi e tedeschi per monitorare il rispetto della tregua".

Prove di dialogo ma ancora nessuna svolta tra Russia e Ucraina, dopo l'incontro di Vladimir Putin e Petro Poroshenko con quattro leader europei e i vertici dell'Ue svoltosi questa mattina a Milano. Il premier Matteo Renzi si è detto "ottimista" sulla trattativa anche se "ci sarà bisogno di tempo" perché "si sono fatti passi avanti", ma "c'è ancora molto da fare". Qualche progresso è stato fatto invece sul contenzioso per il gas che oppone Ucraina e Russia durante l'incontro che si è tenuto nel pomeriggio a Milano tra i presidenti dei due Paesi, allargata a Francia e Germania. "Abbiamo fatto qualche progresso sulla questione del gas, ci siamo messi d'accordo su nuovi criteri per i contratti di consegna e adesso dobbiamo metterci d'accordo sulle fonti di finanziamenti, cioè sui soldi che serviranno a finanziare i contratti", ha dichiarato Poroshenko, al termine della riunione a cui hanno partecipato il presidente russo Vladimir Putin, il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel. L'intesa, almeno per il gas, è quindi vicina, addirittura "a portata di mano", come ha detto il presidente francese Francois Hollande.

 

Pochi minuti dopo la conclusione della colazione voluta da Renzi in prefettura, il presidente russo aveva parlato di incontro "buono, positivo". Ma poi è arrivata la doccia fredda del Cremlino: il portavoce, Dmitri Peskov, ha detto che il negoziato incontra difficoltà perché a suo dire alcuni partecipanti "hanno mostrato totale mancanza di volontà di comprendere come stanno davvero le cose nel sud-est" ucraino. E ancora: "I colloqui sono senza dubbio difficili, pieni di incomprensioni e disaccordi".

 

Per il cancelliere tedesco, Angela Merkel, non c'è stata "alcuna apertura". Il presidente della Commissione Ue, Josè Barroso, ha ribadito che è necessario arrivare a una soluzione pacifica del conflitto". E a sentire il presidente del Consiglio europeo, Hermann Van Rompuy, Putin ha detto che "non vuole un'altra Transnistria (la regione russofona staccatasi inilateralmente della Moldavia, ndr), e che la regione del Donbass è parte importante dell'Ucraina".

 

I negoziati comunque vanno avanti. Appena terminato il vertice Asem, nel pomeriggio a Milano ci sarà un nuovo incontro, stavolta nel formato del 'quartetto di Normandia - i leader cioè di Russia, Ucraina, Francia e Germania.

 

[**Video_box_2**]Nelle regioni orientali dell'Ucraina si combatte da mesi e nelle ultime ore risultano dispersi 11 soldati di Kiev caduti in un'imboscata. L'Osce punta a dare attuazione all'accordo di Misk monitorando la frontiera tra Ucraina e Russia: Francia e
Germania hanno già messo a disposizione i loro e anche l'Italia ha fatto sapere di essere pronta "a fornire droni e personale militare, necessario all'impiego dei mezzi, per un dispiegamento tempestivo della missione".

 

A Milano, non si è parlato delle sanzioni alla Russia, ma  oltre ai droni è stata affrontata la questione del gas. Putin giovedì a Belgrado ha minacciato di ridurre le forniture all'Europa se si accorgerà che l'Ucraina devia il flusso per il suo consumo interno dai gasdotti di transito sul proprio territorio.