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Elogio del poliziotto unico

Redazione

Sembra un provvedimento allo studio del governo l’accorpamento del Corpo forestale dello stato nelle forze di polizia. La fusione, enunciata nella legge delega sulla riforma della Pubblica amministrazione, era rimasta bloccata, in quanto incontrava forti resistenze nei rispettivi sindacati.

Sembra un provvedimento allo studio del governo l’accorpamento del Corpo forestale dello stato nelle forze di polizia. La fusione, enunciata nella legge delega sulla riforma della Pubblica amministrazione, era rimasta bloccata, in quanto incontrava forti resistenze nei rispettivi sindacati (anche perché era incorporata in un più ambizioso programma di unificazione delle forze di sicurezza e polizia dipendenti dai ministeri della Difesa, dell’Interno e dell’Economia).

 

[**Video_box_2**]Ora, visto lo stallo dell’approccio globalista, dall’alto verso il basso, sin qui adottato dai vari progetti di riforma della Pa rimasti lettera morta, Renzi passa a quello dal basso verso l’alto, più operativo e forse consono alla sua mentalità. Pensa di inserire l’incorporazione dei forestali (38 mila unità su tutto il territorio nazionale) nelle forze di pubblica sicurezza statali (circa 110 mila unità), con un possibile risparmio di quasi un miliardo di euro derivante dalla chiusura di sedi, dall’economia di spese per beni e servizi e dalla minore assunzione di personale per il turnover, bloccato da vari anni. L’arma per vincere le resistenze corporative, oggi durante l’incontro tra il premier e i sindacati confederali, e inserire il provvedimento nella legge di stabilità, come nelle intenzioni governative captate dal Corriere della Sera, consiste nel fatto che le risorse risparmiate possono consentire gli aumenti retributivi che da anni le forze di polizia e i militari chiedono, a fronte di loro compiti sempre più gravosi per emergenze di varia specie (dal controllo antiterrorismo, a quello della violenza dentro e fuori gli stadi, all’antimafia, al contrasto alla contraffazione, agli interventi per i disastri naturali, oltre ai compiti ordinari di polizia e a quelli di indagine e sicurezza per gli organi giudiziari). Si potrebbe argomentare che il risparmio di 900 milioni che si conta di realizzare dovrebbe servire per contenere le spese, mentre in questo caso lo si impiegherebbe per gli aumenti al personale. Ma si tratta di un ragionamento sbagliato, perché l’accorpamento consente di non rimpiazzare il personale che va in pensione e quindi ridurre oneri futuri crescenti per i nuovi assunti e di effettuare un risparmio di spese per beni e servizi strutturale, prolungato nel tempo. Inoltre gli aumenti richiesti da polizia e militari sono, in gran parte, adeguamenti al tasso di inflazione. 

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