La cancelliera tedesca Angela Merkel (foto AP)

Scontro sull'asse Parigi-Berlino. Merkel: "No all'austerità? Tutti facciano i compiti a casa"

Redazione

Il ministro dell'Economia Sapin si scaglia contro contro Bruxelles e Berlino: "Rientreremo nei parametri nel 2017, basta austerità". Il monito dell'Ue: "Rispettino le nostre raccomandazioni".

La Francia annuncia che non rispetterà i parametri europei sul deficit e rinnega le politiche di austerità professate da Berlino, che risponde con fermezza. E' iniziato tutto con l'annuncio fatto da Parigi: il governo francese rifiuta di adottare nuove misure di austerità e prevede, nella legge di bilancio per il 2015, un deficit che quest'anno si attesterà al 4,4 per cento del pil e che nel 2016 scenderà al 3,8 per cento fino ad arrivare, solo nel 2017, al 2,8 per cento, cioè sotto il tetto consentito del 3 per cento. La Francia ha così disatteso gli impegni presi e che prevedevano di scendere sotto il 3 per cento fin da quest'anno. "Abbiamo preso la decisione di adattare il passo di riduzione del pil - ha spiegato il ministro delle Finanze, Michel Sapin - alla situazione economica del paese". "La nostra politica economica - ha aggiunto Sapin - non sta cambiando, ma il deficit sarà ridotto più lentamente del previsto a causa delle circostanze economiche".

 

"Nessun ulteriore sforzo - recitava un comunicato che accompagnava i numeri della legge di bilancio - sarà richiesto alla Francia, perché il governo - assumendosi la responsabilità di bilancio di rimettere sulla giusta strada il paese - respinge l'austerità".

 

Sapin aveva già preannunciato che i target di deficit per il 2015 erano inattuabili. Ora ha ribadito che la Francia l'anno prossimo crescerà solo dell'1 per cento e dell'1,9 nel 2017. Inoltre ha definito "senza precedenti" lo sforzo del governo di tagliare di 50 miliardi di euro i volumi della spesa pubblica entro il 2017, pur riconoscendo che il totale della spesa pubblica in questo periodo registrerà un rialzo dello 0,2 per cento. Questo significa che il debito pubblico toccherà nel 2016 un picco del 98 per cento del pil, iniziando una lieve discesa nel 2017.

 

[**Video_box_2**]Il portavoce del commissario agli Affari economici e finanziari Simon O' Connor, pur senza commentare nello specifico i recenti annunci sui conti pubblici di Italia e Francia, ha sottolineato che è compito degli stati europei  "rispettare le raccomandazioni specifiche per paese che sono state approvate dal Consiglio Ue su proposta della Commissione". E' importante, ha spiegato, che "gli impegni presi dagli stati nei confronti degli altri siano comuni e il ruolo della commissione sia quello di dire se i progetti di bilancio metteranno gli stati sulla strada giusta per rispettare tali impegni".

 

La replica della cancelliera tedesca Angela Merkel è arrivata poche ore dopo l'annuncio di Sapin. "La crescita di lungo periodo può essere ottenuta solo con attente politiche di bilancio", ha affermato a un convegno a Berlino, perché, ha aggiunto, "ne va della credibilità dell'Unione europea". Un'attenzione ai bilanci dovuta alla crisi che, ha spiegato la cancelliera, "non è ancora del tutto alle nostre spalle". Pertanto è fondamentale che "tutti rispettino gli impegni presi. E' responsabilità dei singoli stati 'fare i compiti' per incrementare la propria competitività", ha aggiunto Merkel senza mai nominare esplicitamente la Francia.

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