Un funzionario percorre un corridoio degli uffici dei servizi segreti americani a Washington (Foto AP)

Il triangolo segreto

Daniele Raineri

Israele dà informazioni all’America per combattere lo Stato islamico, Washington le passa agli arabi.

Roma. Israele sta passando immagini satellitari e altre informazioni d’intelligence agli Stati Uniti, per appoggiare la campagna aerea contro lo Stato islamico, dice Reuters che ha raccolto le indiscrezioni di un “diplomatico occidentale”. Spesso gli americani passano i rapporti agli alleati arabi e alla Turchia, dopo aver cancellato ogni traccia delle origini israeliane – per non causare un problema. Il ministro della Difesa israeliana non ha commentato, ma secondo la fonte le immagini satellitari israeliane sono più utili perché i loro satelliti hanno un’angolazione diversa rispetto a quelli americani e passano sul medio oriente con frequenza maggiore, e questo rende più accurate le valutazioni dei danni inflitti con i bombardamenti (che è un passaggio importante in questa campagna da 150 raid al mese). Inoltre, i servizi israeliani “sono molto bravi con i dati dei passeggeri sui voli internazionali e a estrarre informazioni dai social media arabi”, e queste sono caratteristiche importanti per capire la vera identità di chi sta  viaggiando e per intercettare cittadini occidentali sospettati di essersi arruolati nello Stato islamico.

 

Israele non fa parte ufficialmente della coalizione di paesi che l’Amministrazione Obama sta creando per combattere contro lo Stato islamico, ma dispone di un’intelligence avanzata in Siria e Iraq – come dimostrano i bombardamenti aerei lanciati con poco preavviso contro i convogli del gruppo Hezbollah, quando tenta di spostare segretamente in Libano una parte dei missili dell’esercito siriano. L’identificazione di viaggiatori sospettati di appartenere a gruppi islamisti fa parte inoltre della routine di sicurezza di Israele da decenni. Il diplomatico occidentale non conferma la condivisione delle informazioni israeliane con l’Iran passando per l’America – l’allenza oggettiva tra Teheran e Washington è sulla bocca di tutti, in questi giorni. Il dettaglio delle scritte ebraiche cancellate dai documenti d’intelligence prima che passino di mano rende bene il clima di collaborazione forzata che si respira in medio oriente.

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  • Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)