Il leader di al Shabaab Ahmed Godane è stato ucciso in Somalia

Il Pentagono conferma: ucciso il leader di al Shabaab

Redazione

Duro colpo degli Stati Uniti al gruppo combattente di al Qaeda in Somalia. La missione per uccidere Ahmed Godane ha avuto esito positivo.

Il Pentagono degli Stati Uniti hanno confermato l'uccisione del leader di al Shabaab, il gruppo islamista legato ad al Qaeda e basato in Somalia. Ahmed Godane, co-fondatore della milizia, una delle più attive e importanti del continente, è stato ucciso nel raid aereo condotto nella notte tra domenica e lunedì. La conferma l'ha data il contrammiraglio John Kirby, dopo che anche il profilo Twitter di al Shabaab e il governo della Somalia avevano dato notizia della morte di Godane.

 

Nome di battaglia Mukhtar Abu Zubair, il leader degli al Shabab Ahmed Abdi Godane aveva preso il posto di Moalim Aden Hashi Ayro, ucciso anche lui in un raid aereo Usa nel 2008. Nato in Somaliland forse nel 1977 e recatosi negli anni Novanta a studiare prima in Sudan e poi in Pakistan grazie a borse di studio, nel 2009 ha portato gli al Shabab a siglare un'alleanza con al Qaeda. E' proprio nei campi della rete terroristica globale in Afghanistan, dove sarebbe giunto attraversando il confine pakistano, che avrebbe ricevuto il primo addestramento militare. Dopo la morte di Osama Bin Laden, nel febbraio del 2012 ha rilasciato un video nel quale ha ''promesso di obbedire'' al leader di al Qaeda Ayman al Zawahiri.

 

Prima di diventare un jihadista, Godane ha lavorato come contabile per un'agenzia di trasferimento di denaro basata sul sistema hawala, una forma tradizionale del sistema bancario islamico che si basa molto sulla fiducia tra individui. Qui ha acquisito competenza che gli sarebbe servita per incanalare denaro rapidamente e con discrezione al movimento jihadista prima di tornare in Somalia.

 

Nel 2008 Godane è stato condannato a morte in contumacia per l'attentato simultaneo contro il compound delle Nazioni Unite e l'ambasciata etiope nella capitale del Somaliland, Hargeisa. Nel 2010 ha rivendicato l'uccisione di 78 persone che stavano assistendo alle partite dei Mondiali di calcio nella capitale dell'Uganda, Kampala, segnando la prima azione degli al Shabab fuori Somalia. Nel settembre del 2013, sotto la sua guida, i miliziani somali hanno invece ucciso almeno 67 persone nel centro commerciale Westgate nella capitale del Kenya, Nairobi, assediato per quattro giorni. Gli Stati Uniti avevano posto una taglia di sette milioni di dollari sulla sua testa nel 2012.