Petro Poroshenko e Vladimir Putin (foto LaPresse)

Putin e Poroshenko, accordo per una tregua in Ucraina. Cauti Ue e Usa

Redazione

Obama: "La Nato dia un segnale forte". Kiev conferma l'intesa. Il Cremlino: "Il cessate il fuoco riguarda solo i filo russi. Noi non siamo in guerra". L'Ue non si fida e venerdì si vota sulle nuove sanzioni.

Alla vigilia del vertice Nato in Galles, il presidente ucraino, Petro Poroshenko, e quello russo, Vladimir Putin, hanno trovato l'accordo per una tregua duratura nella regione del Donbass, il bacino dell'est dove si trovano le regioni di Dontesk e Lugansk, dove da mesi si registrano scontri. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia di stampa russa Itar-Tass, precisando che i due leader "hanno continuato a discutere della crisi umanitaria e militare in Ucraina".

 

I due presidenti, ha aggiunto Peskov, "hanno scambiato le loro opinioni sulle misure prioritarie per fermare lo spargimento di sangue" nel sudest dell'Ucraina, cercando inoltre di arrivare a una mediazione tra le differenti visioni "sulle possibili vie d'uscita da questa situazione di crisi coincide in gran parte con quella del presidente ucraino". Peskov ha tuttavia chiarito che l'accorod per un cessate il fuoco è stato raggiunto tra Kiev e i filo russi, sottolineando che "la Russia non è coinvolta dato che non è coinvolta nel confitto". Il Cremlino infatti, non confermando la notizia della tregua, ribadisce la propria posizione di paese non belligerante ed estraneo al conflitto in Ucraina.

 

L'accordo è stato invece confermato dalla presidenza ucraina che ha sottolineato come "la conversazione ha portato ad un accordo sul cessate il fuoco continuato". "Le parti - si legge ancora sul sito della presidenza ucraina - hanno raggiunto un'intesa reciproca sui passi che faciliteranno l'instaurazione della pace". "C'è comprensione reciproca sui passi che consentiranno di stabilire la pace", si legge nella nota diffusa da Kiev sul sito web della presidenza. L'annuncio potrebbe segnare una svolta dopo sei mesi di escalation di violenze e combattimenti seguiti alla destituzione del presidente filo russo, Viktor Yanukovich, a febbraio. Il conflitto nelle regioni orientali, con il crescente coinvolgimento delle forze armate di Mosca al fianco dei ribelli separatisti filo russi, è costato finora 2.600 morti, un milione di persone in fuga, l'annessione della Crimea da parte russa, a marzo, e l'abbattimento di un aereo civile con 298 persone a bordo, a luglio.

 

L'annuncio del cessate il fuoco è stato commentato anche dal presidente americano Barack Obama, in Estonia in visita ufficiale per dare un segnale di vicinanza all'Europa orientale. "La tregua", ha detto, "avrà successo solo se la Russia smetterà di inviare truppe in Ucraina". "La Russia non è mai stata seriamente interessata a raggiungere un'intesa", ha continuato Obama, "negando di avere legami con i filo russi". Obama ha poi invitato gli Alleati della Nato a mandare un "inequivocabile" messaggio di sostegno all'Ucraina alla vigilia del vertice che si apre domani mattina a Newport, in Galles. Da Tallin il presidente americano ha sottolineato la necessità di continuare a rafforzare le sanzioni contro la Russia finché non si arrivi a una de-escalation della crisi. "Le sanzioni che abbiamo applicato finora hanno avuto un'efficacia reale sulla Russia; e credo sia importante che continuiamo a imporre costi alla Russia fintantoché continuerà a violare i principi del diritto internazionale". Obama, che nella conferenza stampa era affiancato dal presidente estone Toomas Hendrik Ilves, ha aggiunto che l'Alleanza Atlantica deve essere "aperta" a nuove adesioni.

 

Anche l'Unione europea resta cauta sull'intesa tra Kiev e Mosca. Oggi, la Commissione ha adottato e presentato le proposte definitive per le nuove sanzioni economiche contro la Russia. Ne ha dato notizia la portavoce dell'esecutivo Ue, pur non fornendo al momento dettagli sulle nuove misure restrittive adottate. " Tali proposte - è scritto in una nota - sono un completamento rispetto alle decisioni del 31 luglio e riguardano l'accesso ai mercati dei capitali, la difesa, i prodotti che possono essere usati per il settore civile e per il settore militare, le tecnologie sensibili ". La decisione tocca ora agli Stati membri ed è attesa per venerdì.

 

L'annuncio dell'accordo per un cessate il fuoco permanente in Ucraina fa rimbalzare la Borsa di Mosca e la valuta russa, il rublo. Quest'ultimo è indicato a 36,96 per un dollaro Usa contro 37,46 per un dollaro di martedì sera. Sulla piazza di Mosca  l'indice Micex, denominato in rubli, guadagna il 2,81 per cento.