Federica Mogherini (Foto AP)

Mogherini punta sull'allargamento dell'Ue e avvisa la Russia: "Nuove sanzioni"

Redazione

Lady Pesc: "La nostra partnership con Mosca è finita". Intanto il primo obiettivo per la presidenza italiana dell'Ue sarà l'attuazione dell'Accordo di associazione e libero scambio firmato con la Moldova.

"L'Italia è sempre stata a favore dell'ampliamento dell'Unione europea, che è l'essenza del progetto europeo" e che è funzionale alla stabilizzazione di alcune delle regioni che presentano richiesta di adesione. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, presentando alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo le priorità del semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue.

 

Lady Pesc guarda soprattutto ai Balcani occidentali per aumentare il numero di stati membri dell'Unione europea: "E' nostro dovere portare avanti il processo di ampliamento per costruire una regione più stabile di quanto non sia adesso". Una delle prime sfide che dovrà portate a compimento la presidenza italiana dell'Ue sarà però l'attuazione dell'Accordo di associazione e libero scambio firmato con la Moldova lo scorso giugno.

 

Federica Mogherini si è concentrata anche sulla situazione in Ucraina, annunciando per venerdì la decisione di nuove sanzioni nei confronti della Russia constatata la mancanza di volontà da parte di Mosca di favorire una pacifica conclusione del conflitto ucraino e delle continue provocazioni lanciate dal Cremlino al mondo occidentale: "Sabato c'è stata la decisione del Consiglio europeo - ha sintetizzato - ieri si è riunito il Coreper, la Commissione presenterà domani la sua proposta, prima del fine settimana prenderemo una decisione". Le nuove misure dovrebbero concentrarsi nei settori finanziario, armi e tecnologie.

 

Intanto la partnership strategica dell'Ue con la Russia "è finita a causa delle scelte di Mosca e delle conseguenze di quanto avvenuto sul terreno in Ucraina", ha chiarito il ministro degli Esteri italiano, ribadendo come sia necessaria un'Europa unita nel prendere una posizione chiara e decisa sul conflitto tra il governo centrale di Kiev e i separatisti filorussi.