Sergey Lavrov (foto Ap)

Mosca parla di "pace in Ucraina", ma da Kiev continuano le accuse di aggressione

Redazione

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov sfida l'Europa: "Nessun intervento miliatare, ma invece delle sanzioni si inizi a discutere".

''Non ci sarà un intervento militare russo in Ucraina, Mosca è per una soluzione esclusivamente pacifica di questo gravissima crisi, di questa tragedia''. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov prova a tranquillizzare l'Europa intervenendo davanti agli studenti dell'Università Mgimo di Mosca, invitando anzi l'Occidente a "sedersi e a discutere, invece di minacciare sanzioni" e assicurando che la Russia "non sbatterà la porta in caso di nuove sanzioni occidentali e non uscirà dal Wto".

 

Da Kiev invece proseguono le accuse del presidente ucraino Petro Poroshenko che parla di "un'aggressione continua, diretta ed evidente contro l'Ucraina" da parte della Russia. A rincarare le accuse a Mosca ha contribuito anche il ministro della difesa ucraino alla televisione ucraina Inter, Valeri Gheletei: "Truppe russe sono presenti a Donetsk e nell'aeroporto di Lugansk, dove sono ancora in corso aspri combattimenti tra militari di Kiev e reparti russi". All'aeroporto di Lugansk sono in corso combattimenti tra parà ucraini e un battaglione corazzato delle forze armate russe: lo rende noto l'ufficio stampa dell'operazione militare ucraina nell'est ucraino contro i separatisti filorussi.

 

Intanto nella notte c'è stato un lungo blackout in Crimea causato da un'interruzione dell'erogazione dell'elettricità sino al mattino in gran parte della regione. Anche Yalta e Sebastopoli, sede della Flotta russa nel Mar Nero, sono rimaste al buio per tutta la notte. A riferirlo è stato l'ente distributore locale Crimenergo. Il governatore ad interim della Crimea, Serghei Aksyonov, ha accusato le autorità ucraine di "un ennesimo atto di sabotaggio" per danneggiare "i preparativi per la riapertura delle scuole". La Crimea infatti dipende ancora dall'Ucraina per l'80 per cento delle sue forniture elettriche, anche se si sta gradualmente dotando di propri impianti e generatori. Kiev non ha fornito spiegazioni sul blackout ma in passato in occasioni analoghe aveva riferito di interruzioni dovute a lavori sulla rete elettrica.

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