Renzi prende il gelato nel cortile di palazzo Chigi rispondendo all'Economist (Foto Lapresse)

Renzi sblocca 10 miliardi per le grandi opere. E sulla giustizia parla di "rivoluzione"

Redazione

Prima della conferenza stampa siparietto per rispondere alla provocazione dell'Economist.

Al termine del Consiglio dei ministri Matteo Renzi si è recato nel cortile di palazzo Chigi per un gelato servito da un carretto, replicando così alla copertina dell'Economist. "Ho voluto scherzare", ha detto ai giornalisti, "ho letto il taglio e il tono di alcuni commenti offesi perché l'Italia è stata insultata. Commenti che ho trovato persino fuori scala", ha detto spiegando la gag del gelato con tanto di carretto. "Ho voluto con una battuta dimostrare che rispetto ai pregiudizi che l'Italia ancora suscita bisogna essere capaci di sdrammatizzare". Certo, ha scherzato, "è più buono il gelato artigianale che quello confezionato - come quello sulla copertina ironica dell'Economist - ma noi non ci offendiamo per le critiche che arrivano da chicchessia".

 

Archiviata l'operazione gelato, il premier ha presentato "Passo dopo passo", il motto scelto per il programma dei 'mille giorni' che il governo presenterà lunedì alle 14. Misure che sono state illustrate a grandi linee da Renzi in conferenza stampa. Il dl sulla giustizia è stato definito "una rivoluzione" dal presidente del Consiglio. "Alla fine dei mille giorni l'Italia avrà tempi certi e il dimezzamento dell'arretrato", ha spiegato Renzi. Nel 'pacchetto giustizia' "ci sono le norme su autoriciclaggio, falso in bilancio e prescrizione. E c'è la responsabilità civile dei magistrati, così che 'chi sbaglia paga', sia una regola di buonsenso, non punitiva".


Con lo Sblocca Italia poi si mobiliteranno "opere per 10 miliardi in 12 mesi", ha detto Renzi. Di questi, 4,6 miliardi sono destinati a 5 investimenti aeroportuali. Sulla scuola Renzi ha detto che la riforma è stata solo posticipata. "Non abbiamo messo oggi interventi sulle questioni della scuola ma il programma è pronto e senza problemi di coperture. E' una riforma che farà data a partire dal 2015. E' chiaro che non si può partire dal 1° settembre. Dovevamo evitare troppa carne al fuoco, una questione di buon senso".

Renzi ha poi affrontato il tema degli 80 euro e el critiche sollevate da alcuni dopo i deludenti dati sul calo dei consumi. "Non servono? Rispetto la posizione ma dico che c'è un disegno ideale e ideologico dietro parte del mondo economico che dice che dovremmo ridurre il salario ai lavoratori". Così il presidente del Consiglio ha messo nel mirino anche "editorialisti e commentatori autorevoli" che hanno contestatao la misura adottata dal governo. "Non è facendo ciò che fanno tutti, ma facendo cose diverse che usciremo dalla crisi", ha detto Renzi. I dati diffusi dall'Istat fanno emergere che il settore edilizio è quello che ''ha perso di più, ci impegniamo a confermare l'ecobonus'' sulle ristrutturazioni edilizie, insieme a ''vari interventi'', ha spiegato Renzi.

 

Sulla disoccupazione, il rpemier ha detto di non ritenere "che i posti di lavoro si creino per decreto. Ecco perché continuo a dire che l'Italia ce la può fare. L'Italia è nelle condizioni di uscire dalla crisi", ha detto il premier. "Il dato dei posti di lavoro è il dato che a me più colpisce: continua ad essere positivo il dato sul breve termine, gli occupati sono tornati a crescere, ma a oggi è un dato preoccupante, mi preoccupa di più dei dati sulle previsioni", ha aggiunto Renzi.