Un'immagine diffusa dallo Stato islamico dopo la conquista della base militare vicino Raqqa (Foto AP)

Esecuzione di massa in Siria. Lo Stato islamico massacra centinaia di soldati di Assad

Daniele Raineri

Dopo un assedio durato settimane, cinque giorni fa i jihadisti hanno conquistato l'aeroporto militare di Tabaqa.

Dopo un assedio durato settimane, cinque giorni fa lo Stato islamico, il gruppo guidato da Abu Bakr al Baghdadi che si sta espandendo tra Siria e Iraq, ha preso l'aeroporto militare di Tabaqa. La base era l'ultima posizione militare controllata dall'esercito del presidente siriano Bashar el Assad in provincia di Raqqa. Secondo i resoconti di fonti locali, Tabaqa è caduta dopo una battaglia violenta, in cui sono morti più di 300 combattenti dello Stato islamico e quasi duecento dell'esercito siriano.

 

A Damasco la notizia della sconfitta è stata accolta con molte polemiche contro il governo e il ministro della Difesa – ora chiamato "il ministro della morte" – considerato colpevole di non avere mandato rinforzi ma soltanto alcuni aerei da trasporto per portare via l'equipaggiamento più prezioso. Dopo che la base è stata espugnata, circa 100-150 prigionieri sono stati fatti spogliare e sono stati fatti marciare nel deserto. Ieri sono stati trucidati in massa. Qui il video girato sul posto, questa mattina. (Attenzione: contiene immagini esplicite e disturbanti che possono impressionare).

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  • Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)