Una colonna di mezzi blindati ucraini nell'est del paese (Foto AP)

Kiev accusa Mosca: "Aperto un terzo fronte"

Redazione

Carri armati, fanteria e mezzi di artiglieria russi sono entrati nel territorio ucraino all’altezza della cittadina di Novoazovsk, nel sud-est del paese.

Secondo il governo di Kiev e funzionari occidentali, la Russia ha aperto ieri un terzo fronte di guerra nell’oriente ucraino. Carri armati, fanteria e mezzi di artiglieria russi sono entrati nel territorio ucraino all’altezza della cittadina di Novoazovsk, nel sud-est del paese. L’ingresso dell’esercito russo, riportato dal New York Times, ha provocato scontri intensi e l’accusa di un’invasione da parte di Mosca. Il dipartimento di stato non conferma l’attacco, ma parla di una controffensiva coordinata dai russi a Donetsk e Luhansk.

 

Solo ieri era andata di scena la stretta di mano tra il presidente russo, Vladimir Putin, e l'ucraino Petro Poroshenko in avvio dei lavori del meeting di Minsk, in Bielorussia, dove si è tenuto il vertice dell'Unione doganale tra Russia, Bielorussia e Kazakistan. Dopo un incontro durato fino a tarda serata, Putin aveva assicurato al presidente ucraino il massimo impegno per arrivare a una tregua nell'est del paese. Si è trattato del secondo incontro tra i due dopo quello dello scorso giugno. "Possiamo solo contribuire a creare una situazione di fiducia reciproca, necessaria per i negoziati futuri", aveva spiegato Putin.

 

Sul campo, però, la situazione resta al limite dell'escalation. Lunedì i servizi di sicurezza di Kiev hanno annunciato la cattura di dieci paracadutisti russi infiltrati in territorio ucraino. I dieci soldati sono stati catturati vicino al villaggio di Amvrosiyivka nella regione di Donetsk, con armi di ordinanza e documenti.

Di più su questi argomenti: