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Ebola, l'Oms: "E' emergenza internazionale"

Redazione

"Necessaria una risposta coordinata per arginare i focolai in Africa". Ma la diffusione in Europa è improbabile.

L'epidemia di Ebola in Africa occidentale costituisce "un'emergenza internazionale" che pone "rischi sanitari" anche per paesi finora non colpiti: lo ha annunciato oggi a Ginevra l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), al termine dell'incontro di un comitato di esperti durato due giorni. "Le conseguenze di un'ulteriore diffusione a livello internazionale - sottolinea l'organizzazione - sono particolarmente gravi alla luce della virulenza del virus, delle modalità aggressive di trasmissione nelle comunità e nei centri di assistenza nonché della debolezza dei sistemi sanitari nei paesi oggi colpiti e più a rischio".

 

L'Oms invoca una "risposta internazionale coordinata" tale da cercare di isolare i focolari epidemici all'origine. I punti-chiave del nuovo piano prevedono strategie per arrestare la trasmissione del virus nei paesi colpiti attraverso misure efficaci di controllo dell'epidemia; strategie di prevenzione della diffusione della malattia nei vicini paesi a rischio, attraverso il rafforzamento delle misure di preparazione e reazione all'emergenza.

 

Secondo le ultime stime ufficiali dell'Oms, sono 932 le vittime del virus finora accertate in tutta l''Africa occidentale, di cui 363 in Guinea (l'epicentro dell'epidemia), 286 in Sierra Leone, 282 in Liberia e una in Nigeria. I casi di contagio registrati in tutta la regione sono stati 1.711.

 

L'Oms ha comunque sottolineato che non ci sono reali timori di una diffusione del virus in Europa dati gli standard igienico-sanitari più elevati. La trasmissione del virus mediante il contatto diretto con i fluidi corporei infetti (di soggetti che hanno già iniziato a mostrare i sintomi della malattia) rende inoltre meno probabile l'esplosione di focolai epidemici in Europa. 

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