Il ministro francese Christiane Taubira (Foto Ap)

Lgbt ex cathedra

Redazione

In Francia la rieducazione sessuale a scuola ottiene il timbro di stato

Nel 2013 Nicolas Noguier è stato eletto personalità Lgbt dell’anno dal sito francese di cultura gay Yagg.com. Da ieri, l’associazione di “lotta contro l’omofobia e la transfobia” da lui fondata, Le Refuge, è riconosciuta dal ministero dell’Educazione nazionale come soggetto qualificato per la formazione. La notizia ha ovviamente mandato in sollucchero i membri della suddetta, che nel gennaio dello scorso anno durante una seduta all’Assemblea nazionale ha ricevuto un lungo elogio dalla Guardasigilli nonché promotrice della legge sul Mariage pour tous, Christiane Taubira. La ministra si era già trovata più volte nella sede parigina dell’associazione, in compagnia dell’ex collega al dicastero della Famiglia Dominique Bertinotti, per ribadire la vicinanza dell’esecutivo francese alla comunità omosessuale.

 

Il timbro ministeriale adesso permetterà all’associazione di ricevere laute sovvenzioni e soprattutto di moltiplicare i suoi interventi nelle scuole, per continuare quel processo di “sensibilizzazione” alle questioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere che tanto entusiasma i paladini dell’egualitarismo in salsa Lgbt. “Dobbiamo demistificare l’omosessualità e smantellare gli stereotipi e le caricature, facendo comprendere agli studenti che non si chiede a una persona appena conosciuta ‘con chi vai a letto?’, ma piuttosto ‘ti piacciono i videogiochi?’”, ha dichiarato a Libération il direttore generale de Le Refuge, Frédéric Gal. A fargli eco, il presidente Noguier, tramite un comunicato pubblicato sul sito ufficiale dell’associazione: “I nostri interventi sono indispensabili perché i pregiudizi e gli stereotipi sull’omosessualità e sulla transessualità sono ancora largamenti diffusi tra i liceali”. Sembra di sentire la ministra per i Diritti delle donne, Vallaud-Belkacem, che l’altro giorno ha paragonato l’approvazione della nuova legge sulla “reale uguaglianza tra maschi e femmine” all’abolizione dei privilegi di feudali del 1789. Gli uomini del Ventunesimo secolo? Dei privilegiati da punire, come gli aristocratici del Diciottesimo secolo.

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