Appelli alla tregua a Gaza. Anche la Giordania presenta risoluzione all'Onu per cessate il fuoco

Redazione

L'aeroporto di Tel Aviv intanto è isolato: le compagnie aeree fuggono dopo che ieri un razzo di Hamas è caduto a nemmeno un miglio dalle piste.

Diplomazia internazionale al lavoro per tentare di fermare il conflitto a Gaza che ha già provocato in quindici giorni oltre 640 morti. Dopo l'Egitto, infatti, anche la Giordania ha presentato una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu per un immediato cessate il fuoco.

 

Anche l'Autorità nazionale palestinese (Anp) si sta muovendo per cercare di arrivare ad una tregua. Il presidente Mahmoud Abbas ha rivelato al quotidiano "al Masry al Youm" di essersi rivolto al premier egiziano, Abdel Fattah al Sisi, per chiedere "un'iniziativa che porti ad una tregua e eviti nuovi spargimenti di sangue". Abbas ha "ringraziato l'Egitto per aver risposto al nostro appello con la sua iniziativa per la tregua e per lavorare per la fine dell'embargo su Gaza. Abbiamo parlato con al Sisi della sua iniziativa e ne abbiamo discusso con Hamas e con altri paesi come Turchia e Qatar con i quali abbiamo un accordo".

 

Intanto, già dalla serata di ieri, le principali compagnie aeree americane ed europee hanno sospeso in via precauzionale i voli diretti all'aeroporto di Tel Aviv. Il pericolo di razzi infatti ha spinto la Federal Administration Aviation Usa a chiedere inoltre la sospensione di tutti i voli statunitensi da e verso Israele per 24 ore dopo il missile di Hamas caduto a nemmeno un miglio dalle piste dell'aeroporto del principale centro economico israeliano.

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