Stop agli autovelox, la nuova sfida di Matteo Salvini e della Lega Nord

Redazione

Per il leader leghista sarebbero "l'ennesima rapina a danno dei cittadini"

Dopo Roma e l'Europa il nuovo "nemico di Matteo Salvini e della Lega Nord sono gli autovelox che "in molti casi non servono a garantire la sicurezza stradale, ma sono soltanto l'ennesima rapina a danno dei cittadini, già messi a dura prova dalla crisi economica". Il segretario federale lo ha chiesto in un'interrogazione presentata al Parlamento Europeo.

 

Per il leader leghista questi infatti sono una "pratica purtroppo diffusa su tratte stradali non particolarmente critiche dal punto di vista della sicurezza e caratterizzate da limiti di velocità particolarmente bassi in relazione alle caratteristiche della strada stessa e
dell'area circostante".

 

"La scelta della collocazione di detti apparecchi - scrive il segretario federale del Carroccio - risulta quindi troppo spesso legata più alla volontà di rimpinguare le casse dell'ente locale responsabile dei controlli sul tratto stradale interessato che non a
effettive esigenze di incrementare la sicurezza per gli utenti della strada". Per questo Salvini chiede alla Commissione se non sia "opportuno sollecitare le autorità competenti a mettere fine a queste pratiche, che colpiscono le finanze dei cittadini, già messe a dura prova dalla crisi, senza apportare peraltro alcun beneficio alla collettività in termini di una maggiore sicurezza". In mattinata, prima di prendere l'aereo per Bruxelles, Salvini aveva oscurato un autovelox in viale Enrico Fermi a Milano.

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