Il premier Matteo Renzi (Foto Ap)

Renzi sulle riforme: "L'ostruzionismo è un sasso sui binari"

Redazione

Settimana decisiva per il "nuovo" Senato. Il premier dall'Africa si scaglia contro le resistenze: "Il paese non è in mano alle minoranze", dice.

La crescita e i posti di lavoro sono la vera urgenza secondo il premier Matteo Renzi. Anche per rilanciare il "made in Italy", il premier è venuto in Africa con l'obiettivo di sostenere 22 mila imprese e produrre solo con l'export un punto di pil. Ma c'è "un pin", secondo il premier, per sbloccare il paese: le riforme istituzionali che da oggi in Senato "entrano nella settimana decisiva". E sulle quali il governo va avanti "con determinazione ferrea", pronto a rimuovere l'ostruzionismo, "sassi sui binari del paese".

 

Una missione-lampo quella del presidente del consiglio in Africa: Mozambico, Congo, Angola in meno di tre giorni. "Da martedì torniamo sui dossier italiani ma questa visita ha un valore strategico", tiene tutto insieme Renzi che oggi in Congo, una delle economie più dinamiche dell'Africa, ha firmato un accordo per un investimento infrastrutturale, gestito da Trevi e da altre 12 aziende italiane. E con Eni ha messo un altro tassello nella nuova strategia energetica italiana che non guarda solo alla Russia ma anche alle enormi risorse africane. Anche qui trova modo di polemizzare con "i gufi di professione", quelli che dicono che l'Italia esporta poco "ma poi si lamentano per la perdita di italianità". E invece per Renzi incentivare l'export, che oggi cresce al 4,9 per cento più della Germania, con un programma ad hoc, gestito dal viceministro Carlo Calenda, anche lui in missione in Africa, rilancerà l'Italia che "può farcela solo se è forte anche all'estero".

 

La forza interna, invece, viene dalla realizzazione delle riforme. Il premier continua a ripetere di non essere preoccupato anche se la mole degli emendamenti incombe sull'iter della riforma del Senato che il premier vuole approvare entro la pausa estiva. "Andiamo fino in fondo, questo è solo l'inizio", è la determinazione di Renzi convinto che "il paese non è in mano ad una minoranza che fa ostruzionismo". Ostruzionismo che in parlamento si traduce in tempi di parola, illustrazione degli emendamenti, dibattito prima di arrivare al voto. Ma il leader Pd lascia intendere che non consentirà di trascinarla per le lunghe a chi cerca di frenare e "bloccare il volere dei cittadini". "C'è chi dice - attacca il premier - che possiamo continuare a perdere tempo. Il regolamento del Senato parla chiaro e credo che ci siano le condizioni per un intervento che rispetti il regolamento e consenta un dibattito serio". Nessun autoritarismo ma neppure regole in balia di fronde e dissidenti: "Toglieremo con pazienza il sasso sui binari del paese", è l'immagine usata da Renzi che a tutti, Europa compresa, vuole dimostrare che è cominciato "un percorso di cambiamento profondo del paese" a partire dalla classe politica che riforma sè stessa e dimostra di essere "credibile".