Van Persie realizza il rigore del momentaneo 1-0 (foto LaPresse)

Brasile ancora umilato, la finale inutile va all'Olanda

Piero Vietti

3-0 degli uomini di Van Gaal sui verdeoro allenati da Scolari. Il Brasile dunque non riesce neppure ad arrivare terzo al Mondiale organizzato e giocato in casa. E probabilmente Neymar sta ringraziando Dio di avergli permesso di essere il Grande Rimpianto e non la Grade Delusione del Mondiale.

Sarà che la finale per il terzo posto vale quanto una gara di bocce a una festa patronale (a parte i 18 milioni di euro per la terza classificata), fatto sta che l’Olanda è meno spietata della Germania. Rispetto ai tedeschi impiega meno tempo ad arrivare sul 2-0, ma poi decide di fermarsi, salvo ficcare il terzo gol al 91’. Al gol di Blind (che poi si rompe nel secondo tempo, maledicendo tutto) sugli spalti si scatena il solito piagnisteo di grandi e piccini che fingono stupore davanti all’insipienza della difesa verdeoro. E dire che per qualche giorno ci avevano fatto credere che con Thiago Silva la difesa brasiliana sarebbe stata imperforabile. Se è vero che il rigore trasformato da Van Persie era generoso (il fallo su Robben è fuori area) probabilmente Thiago Silva sarebbe dovuto essere espulso. A quel punto forse avremmo rivisto sei o sette gol.

 

Il Brasile dunque non riesce neppure ad arrivare terzo al Mondiale organizzato e giocato in casa. E probabilmente Neymar sta ringraziando Dio di avergli permesso di essere il Grande Rimpianto e non la Grade Delusione del Mondiale. Invece che minacciarlo di morte come i suoi tifosi, dovrebbe ringraziare Zuniga a vita. La finale inutile per il terzo e quarto posto è la sagra dell’avrei-voluto-ma-non-potevo. Van Persie, almeno nel primo tempo, torna a giocare come sa, Robben salta uomini come prima della semifinale, e in generale l’Olanda invera il video che da ieri gira su internet, con la Germania che segna sette gol contro nessuno. Il Brasile di Scolari, che aveva promesso “Batteremo l’Olanda” (anche gli Stati Uniti dicevano che avrebbero vinto la Coppa del Mondo), si sfalda come sabbia stretta in un pugno e subisce anche gli “olè” irrisori dei propri tifosi durante i passaggi degli olandesi. L’Olanda finisce il Mondiale senza avere perso nemmeno una partita giocando, e dà la sensazione che se avesse osato di più con l’Argentina staremmo aspettando un’altra finale. Probabilmente più divertente.

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  • Piero Vietti
  • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.