Del fumo si leva dalle abitazioni di Beit Lahia dopo i bombardamenti di stamattina. Continuano i raid israeliani sulla Striscia di Gaza. (Foto Ap)

Netanyahu telefona al padre del ragazzo palestinese ucciso

Redazione

Il premier promette giustizia. Intanto i raid aerei su Gaza continuano. Sono 9 i morti.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha telefonato in mattinata a Hussein Abu Khder, padre di Mohammed, il ragazzo palestinese ucciso dai nazionalisti israeliani, per offrirgli le proprie condoglianze ed "esprimergli l'indignazione mia personale e quella dei cittadini d'Israele per il riprovevole omicidio" del sedicenne palestinese, rapito e arso vivo mercoledì scorso, probabile
vittima sacrificale di una vendetta da parte di ultra-nazionalisti, dopo il ritrovamento due giorni prima presso Hebron dei cadaveri di tre adolescenti ebrei, sequestrati il 12 giugno scorso in Cisgiordania. E' stato lo stesso Netanyahu a riferire in un comunicato il contenuto della conversazione. "Abbiamo agito immediatamente per catturare gli assassini", rivendica nella nota il premier. "Li porteremo a processo, e saranno giudicati con il massimo rigore previsto dalla legge. "Noi", sottolinea, "denunciamo ogni comportamento brutale. L'omicidio di suo figlio è ripugnante e non può essere tollerato da alcun essere umano".

 

Intanto è salito a nove il numero complessivo dei palestinesi che hanno perso la vita a causa di nuovi raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, scattati all'alba di oggi. Secondo quanto riferito da  al Jazeera, solo a Rafah sono morti sette miliziani delle Brigate Ezzedine al-Qassam, braccio armato di Hamas, e due della Jihad Islamica nel campo profughi di al-Bureij. I caccia d'Israele hanno poi continuato a sorvolare la piccola enclave, mentre lo stesso Hamas ha accusato lo Stato ebraico di volere un'intensificazione della violenza e promesso di reagire.

 

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