Una seduta del Senato (Foto La Presse)

Senato, ripristinata l'immunità parlamentare

Redazione

Resta quanto disposto dall'articolo 68 della Costituzione. Boschi: "Il governo ha dato l'ok". Finocchiaro: "Prevista anche per i giudici costituzionali e per i nostri ambasciatori".

Resta l'immunità prevista dall'articolo 68 della Costituzione anche per i 'nuovi' senatori della Repubblica. E', infatti, passato in commissione Affari costituzionali l'emendamento dei relatori che, rispetto al testo base la ripristina. L'emendamento è passato a larga maggioranza. Si è astenuto il senatore di Forza Italia Augusto Minzolini. Proposte di modifica in questo senso erano stata avanzate dalle diverse forze politiche. Il disegno di legge costituzionale sulle riforme sarà ora sottoposto all'Aula del Senato a partire da mercoledì 9 luglio ove concluso l'esame in Commissione. Lo ha annunciato il presidente Pietro Grasso al termine della Conferenza dei capigruppo.

 

 

La decisione di lasciare così com'è l'articolo 68 della Costituzione che riguarda l'immunità dei parlamentari ha avuto "una maggioranza molto larga. Anche Forza Italia e Lega hanno votato a favore". Lo sottolinea il ministro Maria Elena Boschi interpellata dai giornalisti. Il governo, ha aggiunto, "ha dato parere favorevole" alla luce del dibattito che si è svolto in commissione".

 

Un'immunità "in forma molto ridotta dopo la riforma del'92 che resta a presidio della libertà di esercizio delle funzioni" dei parlamentari, ha spiegato la presidente della commissione Affari costituzionali Anna Finocchiaro. "Noi abbiamo avuto una discussione generale molto ricca e un'indagine conoscitiva con molti costituzionalisti. Che iltesto della nostra Costituzione restasse inalterato è stata una richiesta largamente avanzata. Tutti hanno confermato la necessità che restasse l'autorizzazione della camera di appartenenza per essere sottoposti a perquisizione, arresto e intercettazioni". Non bisognava aspettare che si decidesse il modo in cui i nuovi senatori vanno eletti? Per Anna Finocchiaro è una questione "infondata". L'immunità, ha ribadito, "resta a presidio della libertà di esercizio delle funzioni tant'è che è prevista anche per i giudici costituzionali e per i nostri ambasciatori quando si trovano all'estero", a prescindere dall'eleggibilità o meno.