Mondiale fisso

Maurizio Milani

San Siro più piccolo, Valcareggi cacciato, gli occhi di Sacchi e Schillaci al seggio. La coppa del mondo secondo Maurizio Milani.

"Sanon, Sanon, Sonon, rete”, laconico Nando Martellini. Ha segnato Haiti. Era il Mondiale 1974 il primo che ricordo bene. La partita era appena iniziata. Dalla delusione tanti sono impazziti. Io sono uno di questi, da allora non mi sono più ripreso. Alcuni dopo il gol di Sanon sono usciti a installare pannelli solari sul proprio tetto. Senza averlo deciso prima, senza farsi fare due preventivi (e soprattutto allora la balla dei pannelli solari non era ancora di moda). Nessuno ha visto il proseguio della partita. Sempre in quel Mondiale il grande Valcareggi, dopo aver pareggiato con l’Argentina, arriva a giocarsi tutto nella partita contro la Polonia di Lato, Gadocha e Tomaszeski in porta. Titolo di Tuttosport: “L’ultima Polka”. Vince la Polonia 1-0, Italia a casa al primo turno.

 

Quell’estate ero in montagna con i miei genitori. Il Mondiale era finito da un mese. Passo davanti a un’edicola e fuori c’era: “La Nazionale a Bernardini”. Chissà perché Bernardini mi suonava come una località. Dentro di me dicevo: “Avranno mandato gli Azzurri per punizione in ritiro in una cittadina dal nome Bernardini”. Vado a casa e dico a mio papà, tifoso della Fiorentina: “Papà, cosa vuol dire la Nazionale a Bernardini?”. Lui che non sapeva della notizia comunque capì subito. Mi disse: “Salame, Bernardini è un allenatore, avranno esonerato Valcareggi”.

 

Bernardini inizia con Antognoni, Rocca, Nappi, Caso. Cambia tutto. Bravo. Non arriva però al Mondiale dopo.

 

Un altro Mondiale che ho ben presente è quello di Italia ’90. Noi interisti allora ci chiedevamo: “Ma se hanno fatto il terzo anello di San Siro, come mai prima con due anelli conteneva 105 mila spettatori e adesso ne contiene 81.200? E’ un mistero che ancor oggi nemmeno Renzo Piano sa spiegare.

 

In quel Mondiale ho solo un ricordo. Semifinale Italia-Argentina. Pallone alto in area, Zenga prende come un’anguria (e la tiene stretta) la testa di un attaccante argentino. Pensava fosse il pallone? Non si saprà fino al 2050 quando si potrà accedere agli archivi segreti della Figc. Caniggia, 172 cm, segna di testa. Semifinale persa. Caniggia bellissimo ragazzo quando giocava nell’Atalanta è stato fidanzato con una mia amica. Lei a distanza di così tanti anni quando mi vede in paese in bicicletta mi dice: “Toro! Sono stata fidanzata con Caniggia!”.
Io: “Perché non l’hai sposato?”.
Lei: “Perché volevo sposare te!”.
Io: “Sposiamoci adesso”.
Lei: “Ok, però non voglio dirlo al Foglio”.
Infatti ieri ci siamo sposati senza dirlo né al Foglio, né al Fatto (magari Travaglio era contro… non penso… però come ragiona puoi aspettarti che metta un veto su tutto).

 

Mondiale dopo, Usa 1994. Alla partita di inaugurazione dell’Italia divento nonno. Proprio quel giorno mia figlia ha dato alla luce una bella bambina (che oggi è a fare la cameriera a Londra non avendo il nonno perfetto). La finale del Mondiale americano è Italia-Brasile. Anche quel giorno divento nonno. Mio figlio ha avuto anche lui una bella bambina. Adesso è in Australia a tagliare l’erba agli Open d’Australia. Sembrava si fidanzasse con Federer, poi lui è venuto a sapere che il nonno (io) beve e ha preso tempo. Lei non mi parla più. Ma scusate, io ho sempre bevuto; chi andava a pensare che mia nipote fosse abbandonata da uno che non vuole in famiglia bevitori. Se vuole smetto domani, però ormai quello che ho bevuto l’ho bevuto. Allora la Regione Lombardia cosa dovrebbe dirmi, “ubriacone, bevi di nascosto e non vantarti con le bottiglie di birra sotto il Pirellone”.

 

La finale del 1994 a Pasadena fu la più brutta finale della storia del calcio. Anzi la più brutta partita mai vista in tutti i campionati sia di club che per Nazionali. L’allenatore era Sacchi. Sembrava un ufo. Era talmente teso che aveva degli occhi che sembrava un pazzo. Infatti le persone più anziane che avevano visto i Mondiali del 1958 dicevano: “Sacchi ha gli occhi da matto, non so come fa a resistere”. Tanti ragazzi come me che non hanno una personalità forte e fanno tutto quello che vedono in televisione nel vedere il ct della Nazionale trasmettere quell’ansia sono diventati così. Infatti dopo quella partita, persa ai rigori, io stesso sembravo Sacchi. Lo spavento è stato potentissimo.

 

Tenete conto che qualche mese dopo quel Mondiale c’era un referendum promosso dai Radicali, mi sembra per levare le pensioni alle donne anziane solo di Milano. Vado a votare. Come presidente del seggio c’era Schillaci. Anche lui ai Mondiali del 1990 aveva negli occhi uno spavento potente che però veniva fuori solo dopo aver segnato. Per questo Totò Schillaci è per me il giocatore più bravo di tutte le edizioni dei Mondiali, tanto che al seggio mi sono permesso di chiedere: “Signor Schillaci cosa voto?”.
Lui: “Veda lei”.
Io: “Facciamo Dc?”.
Lui: “Ma sì, facciamo Dc e non pensiamoci più”.

 

Quegli anni era il periodo in cui noi maschi impazzivamo ed eravamo rimbambiti per Sabrina Salerno. Mi ricordo che nel 1987 ero all’accademia militare. Mi mancava solo un anno per diventare tenente. Con altri allievi ufficiali ci siamo congedati per seguire Sabrina Salerno. Era ed è bellissima. Abbiamo buttato via una carriera sicura per amore. Dispiace dirlo, ma Sabrina Salerno è la cantante pop più sexy della storia. Ha superato Shakira che cantava l’inno del Mondiali 2010, la più bella canzone della storia.

 

Essendo il reato andato in prescrizione adesso posso dirlo. Nel 1994 come amministratori comunali di (omissis) siamo andati a seguire i Mondiali a spese del comune. La scusa era di fare un gemellaggio con la città di Tombstone (Arizona) e comprare le azioni dell’acquedotto a un dollaro l’una. In più abbiamo emesso un francobollo celebrativo (senza chiedere il permesso al Poligrafico). Il francobollo celebrava il rigore sbagliato in finale da Baggio e Baresi e Romario che tornava in Brasile sventolando dalla cabina del pilota dell’aereo la bandiera carioca. In Italia appena tornati ci hanno detto: “A parte l’illecito amministrativo di emissione abusiva di valori bollati, cosa vi è saltato in mente di celebrare la vittoria dei verde-oro?”. Io: “Perché siamo dei traditori e vogliamo essere processati per alto tradimento”. Provvisoriamente ci hanno messo in un manicomio a pochi chilometri da Coverciano. Qui i calciatori della Nazionale venivano a trovarci e alcuni ci hanno adottati come scemi. Non per vantarmi ma al ritorno dalla “disfatta” Usa abbiamo giocato a carte con Prodi, Pagliuca e due che non ho mai capito chi fossero. Gianni Letta e Antonio Padellaro ma nell’udienza che si è svolta ieri non riesco più a risalire a ciò per cui il fatto non sussiste.

 

Nel 1962 il Mondiale in Cile. La Nazionale italiana amichevole pre Mondiale. Campo di Rogoredo, Milano. Italia 0 - Codogno 1 (e non sono balle). Dato fatto sparire dagli archivi anche Nato. Invece un mese fa una selezione del Campo nomadi di Milano di via Rubattino ha giocato contro il Brasile titolare. La notizia non è stata mai data. La partita è finita 2-1 per i nomadi. Tanti procuratori di calciatori a quel punto volevano metter sotto contratto i nomadi. Loro si sono resi irreperibili. Motivo? Gli danno fastidio le interviste post partita, vogliono giocare a pallone e basta. Anche la doccia la facciamo dopo a casa. Come ho sempre fatto io. E per tale motivo mi chiamano “la cagnetta”.

Di più su questi argomenti: