Perché tutti odiano Cristiano Ronaldo

Manuel Peruzzo

Oggi il Portogallo si gioca gli ottavi contro il Ghana. Il suo giocatore più rappresentativo, più vincente, più bravo è, secondo il Daily Beast, anche quello più detestato dai tifosi avversari. Sarà perché è bello, ricco e famoso, ma una cosa è certa, almeno per il sito statunitense, "è facile odiare quel bastardo così sexy".

I calciatori, come i bambini, sanno essere particolarmente crudeli. Nel 2009 Steven Taylor ne ha dato prova durante una discussione con Cristiano Ronaldo: al giochi-da-schifo del portoghese ha risposto, e-tu-sei-brutto. Taylor sapeva perfettamente che quella, seppur evidentemente falsa, era la formula più efficace per colpire un narcisista fuori classe come Ronaldo. Se lo chiedessimo all’arbitro che ha dovuto dividerli, confermerebbe. Ci tiene così tanto al suo aspetto che nell’autografare a un fan una sua caricatura ha commentato: “Sono io? Brutto eh”.

 

Questo lato caratteriale è uno dei principali motivi per cui, secondo il Daily Beast, è molto semplice odiare quel “bastardo così sexy”. Ronaldo si piace. A un tal livello che ha aperto un museo tematico a Funchal in Portogallo, sua città natia, dedicato completamente a sé. Luogo descritto come la via di mezzo tra un negozio della Nike e un hotel kitsch di Las Vegas. Lì ci sono le sue fotografie, una statua di cera e centocinquanta premi vinti. Molto probabilmente spolverati dal fratello Hugo, che gestisce i fan fedeli in pellegrinaggio.

 

Un museo però non basta a sedare il protagonismo di Ronaldo. In campo, a ogni goal non perde occasione per mostrare gli esiti di un rigido allenamento in palestra (3000 addominali e 20000 kg sollevati al giorno), sfilandosi la maglia. Fuori campo, invece, facendosi fotografare nudo sulla cover di Vogue con la fidanzata (vestita, ché c’è un limite alla figaggine esibita anche nella moda; ecco la vera parità di genere, non coprire le donne, scoprire gli uomini!).

 

Il suo aspetto infastidisce. Secondo un profilo di Der Spiegel: “con il gel nei capelli, i diamanti nelle orecchie, il balletti con la palla, il sorriso arrogante e i suoi tuffi nel nulla, Ronaldo sembra proprio uno a cui serve essere picchiato”. E’ il peccato dei più fighi. Slate scrive della nazionale italiana che se fosse un volto sarebbe descrivibile come da prender a pugni. Vi ho convinto?

 

Se tra i tweet femminili sono i cuori a ricorrere più frequentemente a fianco al suo nome, tra i commenti dei detrattori è certamente “sbruffone” la parola più utilizzata nel descriverlo. Gli si rinfaccia il protagonismo, le finte, la teatralità, lo scarso spirito  di squadra. (A dirla tutta i tifosi non gli hanno mai perdonato quell’occhiolino lanciato alla sua panchina, evidentemente convinti fosse grazie al di lui potere persuasivo sull’arbitro quel cartellino rosso a Wayne Rooney durante l’ultima Coppa del mondo. Lì si pestavano palle, anziché tirarle. Oggi si morde).

 

Con gli oltre quattrocento goal nella sua carriera e i due Palloni d’Oro, è considerato uno dei migliori calciatori del mondo. In un qualsiasi articolo che lo racconta non mancherà, un po' per malizia, la grande dicotomia sportiva di questi tempi: Ronaldo/Messi. Lionel Messi è la controparte di Ronaldo, spesso descritto come l’eroe buono, il modesto, quello che è bravo e anche quello in cui è facile immedesimarsi. Non esistono storie negative su di lui, nessuna corsa in Ferrari oltre il limite di velocità finita male, nessuna voce su madri pagate per rinunciare alla maternità né accuse di tentati stupri o ex fidanzate tonte come Paris Hilton. Come scrive Grantland Messi è l’eroe. Ronaldo è il rivale, il super cattivo con molto talento e moltissimo potere repulsivo.

 

Per chi non si intende di calcio il metodo più veloce per capire se un calciatore è molto bravo è guardalo in mutande. Le mutande che sponsorizza, non quelle che indossa. Cristiano Ronaldo è passato da quelle di Armani a quelle della sua collezione privata CR7, cioè ha raggiunto un capitale erotico sufficientemente alto da poter rifiutare i soldi delle case di moda e incassare tutto con il proprio corpo. Un corpo glorioso che non ha mai avuto intenzione di nascondere e attraverso cui fa affari. E’ il secondo atleta più pagato, secondoForbes, e guadagna ottanta milioni di dollari l’anno.

 

Cristiano Ronaldo è arrogante, tecnicamente bravissimo, simbolo del mercenarismo calcistico, parcheggia in doppia fila la sua Ferrari con dentro una modella che lo aspetta, e non si preoccupa della multa perché guadagna milioni di dollari l’anno, e, pensate un po’, non ha nessuna intenzione di scusarsi per tutto questo. Gode e ci costringe allo spettacolo senza coinvolgerci. Già, chissà come mai lo odiamo tanto.

 

Nonostante il Daily Beast sostenga che il problema maggiore di Ronaldo sia di credere che il mondo intero voglia essere come lui e non si renda conto dei motivi reali per cui è tanto antipatico, ci pare non sia così. Lui stesso ha ammesso pubblicamente: "La gente è invidiosa di me perché sono ricco, bello, e un grande giocatore. Non c'è altra spiegazione".