Leo Messi (foto LaPresse)

Messi non incanta ma segna: l'Argentina batte la Bosnia

Piero Vietti

I più cattivi malignano che in questa stagione Messi si sia risparmiato per potere finalmente combinare qualcosa di buono in Nazionale. Ieri per 64 minuti la Pulce ha giocato male. Poi però ha segnato un gol bellissimo.

I più cattivi malignano che in questa stagione Messi si sia risparmiato per potere finalmente combinare qualcosa di buono in Nazionale. Sono gli stessi cattivi che accusano Van Persie di avere prolungato un po’ troppo il recupero dagli infortuni durante la stagione al Manchester United per giocare un Mondiale da protagonista assoluto con l'Olanda. Leo Messi ieri sera per sessantaquattro minuti ha giocato male, è stato a tratti indisponente, ha danzato un lungo vorrei ma non posso spesso lontano dalla palla. Male, soprattutto nel primo, dentro a un Maracanà che era il sogno di ogni argentino,pieno com'era di migliaia di tifosi albicelesti. Una profanazione.

 

In realtà quest’anno Messi è stato tante volte così, meno nella manovra, meno dribblomane, meno decisivo. Per la prima volta in tanti anni il Barcellona non ha vinto niente. Ieri sera lo stesso. Fino a un certo punto. Fino a quando cioè Messi ha deciso di tornare a fare il Messi. La Bosnia non stava sfigurando, ma aveva pagato dazio all’emozione e alla storia segnando un autogol al primo pallone toccato da un proprio giocatore. 1-0 per la squadra allenata da Sabella, ed esordio mondiale da incubo per quella allenata da Susic. Dopodiché l’Argentina però non aveva prodotto molto, subendo a tratti le ripartenze avversarie. Fino a che Messi non ha deciso di fare il Messi. Palla verticale a Higuain, che con un tacco gliela restituisce, accelerata da destra verso il centro, due uomini saltati al limite dell’area e un tiro di sinistro forte, morbido e preciso, una carezza in un pugno che sbatte contro il palo e tocca la rete dall’altra parte. L’esultanza della Pulce dice quanto gli fosse necessario questo gol. Il gol della Bosnia serve alle statistiche, i tre punti vanno ai sudamericani. Forse non è vero che Messi quest’anno si è risparmiato per il Mondiale. Ma se finalmente riuscisse a fare quello che fa con il Barcellona anche con la maglia della Nazionale, gli si perdonerebbe anche quello.

  • Piero Vietti
  • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.