Beppe Grillo (Foto: La Presse)

Grillo scrive a Renzi. "Ora ti spiego il Democratellum"

Redazione

Il comico formalizza la richiesta di un incontro con il premier sulla legge elettorale. "Noi facciamo sul serio", dice.

Sul suo blog, Beppe Grillo ha ribadito la richiesta di un incontro, rigorosamente in streaming, già formulata ieri dal Movimento 5 stelle al premier Matteo Renzi per riaprire il dibattito sulle riforme. La priorità, come annunciato ieri dal vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, è quella della legge elettorale. Nella missiva i grillini sono tornati a contestare la costituzionalità del "Porcellum", già sancita dalla Corte costituzionale, spiegando i dettagli di quello che hanno ribattezzato "Democratellum". "Noi facciamo sul serio", ha poi scritto Grillo su Facebook.

 

"La nostra proposta", continua la lettera, "assicura la rappresentatività del Parlamento e rafforza il rapporto tra eletti ed elettori. Infatti, si tratta di un sistema proporzionale in circoscrizioni di dimensioni intermedie che, pur essendo sensibilmente selettivo, grazie alla formula del divisore corretta, consente l'accesso al Parlamento anche alle forze politiche piccole. Inoltre, prevede la possibilità per gli elettori non solo di esprimereun voto di preferenza, ma anche di penalizzare i candidati sgraditi, favorendo in questo modo una più diretta responsabilità degli eletti nei confronti degli elettori".

 

Secondo i grillini, il Democratellum "limita la frammentazione dei partiti e avvantaggia le forze politiche maggiori. Il sistema non richiede coalizioni pre elettorali e così evita che i partiti debbano annacquare la propria proposta elettorale a causa di alleanze tattiche obbligate, che, nell'esperienza italiana, si sono rivelate meri espedienti elettorali incapaci di reggere alla prova del governo del Paese".

 

"Sulla base della nostra proposta, inoltre", scrivono ancora i grillini, "una forza politica che ottenga un deciso consenso elettorale potrà governare anche da sola, senza che sia necessario raggiungere la maggioranza assoluta dei voti. "Non si tratta infatti di un proporzionale puro", ha aggiunto Grillo, "bensì di un sistema che consente a una forza politica che ottenga attorno al 40% dei consensi di avere oltre il 50% dei seggi". Grillo ha poi sottolineato come la sua proposta di legge elettorale non sia volta a favorire alcun gruppo politico, compreso il suo.

 

"Per queste ragioni", concludono i 5 Stelle, "constatando la necessità di avere in Italia una legge elettorale in tempi brevi come auspicato da anni dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Le chiediamo di fissare un incontro, naturalmente in streaming per ragioni di trasparenza, così da poterne discutere direttamente".