Grillo apre a Renzi sulla legge elettorale che risponde "lo streaming lo chiediamo noi"

Redazione

Secondo il comico genovese ad essere cambiato è lo scenario. Ora il Movimento ha una proposta di legge e Renzi è legittimato dalla vittoria alle europee.

"Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovrà comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S risponderà". Grillo e Casaleggio aprono ad un dialogo con Renzi per cambiare la legge elettorale? Così sembrerebbe, o così almeno scrivo in un post a quattro mani sul blog del comico genovese. I capi a 5 stelle scendono dal loro eremo e con un colpo di scena capovolgono oltre un anno di isolamento e barricate politiche. "Ora sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario: il M5S - spiegano - ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi è stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, è cambiato. La legge M5S è di impronta proporzionale, non è stata scritta su misura per farci vincere come è stato per l'Italicum, scritto per farci perdere".

 

 

Se sarà vera apertura è tutto da dimostrare data la poca affidabilità dei grillini. Intanto la mossa Grillo-Casaleggio ha già iniziato a far discutere. Spaccatura tra i grillini in due fazioni: scettici e barricadieri da un lato, che criticano l'apertura dei capi, filo-establishment e moderati dall'altro, consapevoli del fatto che per cambiare le cose è necessario dialogare in modo democratico, magari in Parlamento.

 

 

Il Pd ascolta, valuta, infine risponde senza pregiudizi. Renzi risponde con una battuta "questa volta lo streaming lo chiediamo noi", che però nasconde una forte critica all'operato dei pentastellati: basta con le perdite di tempo, "è bene che non ci siano né patti segreti né giochini strani", ha sottolineato il Presidente del Consiglio in un'intervista al Tg5 anticipata dal Tgcom. Prima del leader Pd era stato il vicesegretario democratico Lorenzo Guerini ad aprire a un dialogo serio con il Movimento: "Prendiamo atto con soddisfazione che Grillo e Salvini stiano tornando sui loro passi, cercando un confronto con il Pd. Questo è il segno evidente della centralità politica del nostro partito, forte del risultato elettorale e di una agenda radicale di riforme che gli italiani aspettano".