Standard & Poor's taglia il rating della Francia

Redazione

Standard & Poor's taglia il rating della Francia a 'AA'. L'outlook rimane stabile. A pesare sulla decisione dell'agenzia di rating sono, in particolare, le deboli prospettive della crescita. "Crediamo che le riforme del governo francese sulla tassazione, così come quelle nel mercato del lavoro, non riusciranno a far alzare sostanzialmente le prospettive di crescita nel medio periodo", considerato anche che "l'alta disoccupazione sta indebolendo l'efficacia delle misure fiscali strutturali".

    Standard & Poor's taglia il rating della Francia a 'AA'. L'outlook rimane stabile. A pesare sulla decisione dell'agenzia di rating sono, in particolare, le deboli prospettive della crescita. "Crediamo che le riforme del governo francese sulla tassazione, così come quelle nel mercato del lavoro, non riusciranno a far alzare sostanzialmente le prospettive di crescita nel medio periodo", considerato anche che "l'alta disoccupazione sta indebolendo l'efficacia delle misure fiscali strutturali", si legge nella nota dell'agenzia di rating.

    L'agenzia è però convinta che "il governo francese resta disponibile e in grado di supportare queste banche in un periodo di stress per il sistema bancario".

    Il Primo ministro Jean Marc Ayrault, ricevuta la notizia, ha dichiarato che nonostante tutto il rating della Francia resta “uno dei migliori al mondo” e che l’agenzia di rating “non ha preso in esame tutte le riforme”, in particolar modo quelle ancora in corso d’esecuzione. La prospettiva stabile applicata all’ultimo rating dell’agenzia lascia comunque intendere che le possibilità di un ulteriore declassamento nei prossimi due anni sono “inferiori a una possibilità su tre”.

    E’ la seconda volta che l’agenzia di rating Standard & Poor declassa il rating della Francia. La prima volta fu nel gennaio 2012 quando la valutazione passò da una tripla A a un AA+