La veste (sempre) nuova de La Civiltà Cattolica

Andrea Monda

“Per proseguire verso il futuro, la nostra rivista ha preso la rincorsa, andando indietro per avere più forza per correre avanti, anche nell’aspetto grafico. E il cambio di veste avviene oggi, 6 aprile, lo stesso giorno nel quale è uscito il primo numero della rivista nel lontano 1850”. E la rincorsa padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica l'ha presa davvero lunga: nell'editoriale almeno una decina sono le citazioni, risalenti quasi tutte all'800, tra articoli dei padri e messaggi, orali o scritti, dei Papi alla rivista, che fondano questo che non è un restyling ma un aggiornamento nel solco della tradizione.

    “Per proseguire verso il futuro, la nostra rivista ha preso la rincorsa, andando indietro per avere più forza per correre avanti, anche nell’aspetto grafico. E il cambio di veste avviene oggi, 6 aprile, lo stesso giorno nel quale è uscito il primo numero della rivista nel lontano 1850”. E la rincorsa padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica l'ha presa davvero lunga: nell'editoriale almeno una decina sono le citazioni, risalenti quasi tutte all'800, tra articoli dei padri e messaggi, orali o scritti, dei Papi alla rivista, che fondano questo che non è un restyling ma un aggiornamento nel solco della tradizione. Oltre alla veste grafica, che non cambiava dal 1971, le novità sono diverse ed in particolare il passaggio al mondo digitale che accompagnerà la versione su carta nell'ottica di una maggiore condivisione a fianco della mera informazione. Ma il vero “tesoro” di una rivista scritta solo da gesuiti è la spiritualità ignaziana, così descritta da Spadaro: “incarnata, umanistica, curiosa e attenta alla ricerca della presenza di Dio nel mondo, che nei secoli ha forgiato santi, intellettuali, scienziati e formatori, e adesso anche un Papa”.

    Papa Bergoglio ottiene già la sua citazione, dal discorso agli operatori dei mass-media del 16 marzo in cui ha indicato nel giornalista “la capacità di raccogliere ed esprimere le attese e le esigenze del nostro tempo, di offrire gli elementi per una lettura della realtà”. Ma il Papa più citato, sin dal titolo dell'editoriale («La Civiltà Cattolica non mancherà di rinnovarsi continuamente») è Benedetto XVI, che l'11 febbraio annunciava il suo ritiro in questo “mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti - in mundo nostri temporis rapidis mutationibus subiecto - e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede”, per agevolare l'arrivo di un Papa più “vigoroso”, ed è questo l'aggettivo che, implicitamente, è sotteso alla nuova versione della più antica rivista italiana.