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Parigi assicura: “Non rimarremo in Mali per sempre”

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“Questa operazione non ha nulla a che vedere con l’Afghanistan”, ha detto il ministro degli Esteri di Parigi, Laurent Fabius, incontrando i media francesi nella giornata di ieri per fare il punto sull’intervento militare in Mali autorizzato dal presidente François Hollande venerdì scorso. “La nostra missione a Bamako durerà settimane, non abbiamo alcuna intenzione di starci per sempre”, ha aggiunto.

    “Questa operazione non ha nulla a che vedere con l’Afghanistan”, ha detto il ministro degli Esteri di Parigi, Laurent Fabius, incontrando i media francesi nella giornata di ieri per fare il punto sull’intervento militare in Mali autorizzato dal presidente François Hollande venerdì scorso. “La nostra missione a Bamako durerà settimane, non abbiamo alcuna intenzione di starci per sempre”, ha aggiunto. Oggi, a New York, si terrà una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Fabius ha sottolineato che se Parigi non fosse prontamente intervenuta, il rischio di vedere gli islamisti – che già controllano il nord – avanzare sulla capitale maliana sarebbe stato concreto, “con conseguenze spaventose”.  

    Secondo fonti dell’esercito regolare di Bamako, nella sola giornata di sabato “almeno 100 militanti islamisti sono stati uccisi”, mentre il sarebbero undici le vittime tra i soldati maliani e una tra i francesi . Bombardamenti si sono susseguiti nella notte a Gao, dove già nei giorni scorsi quattro aerei da combattimento Rafale – partiti dalla Francia – avevano distrutto diversi capi di addestramento. Lo ha confermato il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian. Due aerei da trasporto sono stati inviati anche dal Regno Unito.