Che palle la retorica del “grazie lo stesso”

Jack O'Malley

Che palle la retorica del “grazie ragazzi, è stato bello lo stesso”; che palle il commento a occhi socchiusi di chi spiega che perdere con la Spagna senza superare il centrocampo equivale alla Quarta Guerra di indipendenza, che uniti come adesso non vi sentivate dai tempi di Cavour. L’Italia ha perso malissimo, giocato peggio, fatto resuscitare persino il morto vivente Fernando Torres e ridato un gioco alla Spagna dopo che per cinque partite aveva rivaleggiato per noia, inconcludenza e fraseggio infinito con una conversazione radiofonica tra Marco Pannella e Massimo Bordin.

    Che palle la retorica del “grazie ragazzi, è stato bello lo stesso”; che palle il commento a occhi socchiusi di chi spiega che perdere con la Spagna senza superare il centrocampo equivale alla Quarta Guerra di indipendenza, che uniti come adesso non vi sentivate dai tempi di Cavour. L’Italia ha perso malissimo, giocato peggio, fatto resuscitare persino il morto vivente Fernando Torres e ridato un gioco alla Spagna dopo che per cinque partite aveva rivaleggiato per noia, inconcludenza e fraseggio infinito con una conversazione radiofonica tra Marco Pannella e Massimo Bordin. Onore all’Italia, ma four pears sono four pears, e pensare che la finale persa così (dopo tre pareggi e due vittorie con il fiatone) sia solo un incidente di percorso è il viatico per una spedizione Mondiale da dimenticare. Noi inglesi sono quindici anni che diciamo che ci basterebbe essere più fortunati ai rigori. P.S. Rileggetevi l’articolo di sabato in cui Lanfranco Pace scrive “mi ero sbagliato, siamo fortissimi”. E poi dite ancora che è Monti che porta sfiga.