Metamorfosi dei commenti in soli 90 minuti

Jack O'Malley

Sono sempre stato affascinato da come il commento a una partita riesca a cambiare nel giro di pochissimi minuti. Al termine del primo tempo di Italia-Croazia era tutto una stretta di mano, un darsi grandi pacche sulle spalle al grido di “siamo fortissimi”, “Prandelli un genio della tattica”, “visto che roba Pirlo?”, “abbiamo fatto dieci tiri in porta”, “’sti croati non sono niente di che, era l’Irlanda che era scarsa”, “d’altra parte Trapattoni…”, si dice ammiccanti

    Sono sempre stato affascinato da come il commento a una partita riesca a cambiare nel giro di pochissimi minuti. Al termine del primo tempo di Italia-Croazia era tutto una stretta di mano, un darsi grandi pacche sulle spalle al grido di “siamo fortissimi”, “Prandelli un genio della tattica”, “visto che roba Pirlo?”, “abbiamo fatto dieci tiri in porta”, “’sti croati non sono niente di che, era l’Irlanda che era scarsa”, “d’altra parte Trapattoni…”, si dice ammiccanti. I tifosi delle singole squadre, poi: gli juventini a dire che “la Juve sta battendo la Croazia”, i romanisti orgogliosi della prova di De Rossi, i napoletani a esaltarsi per Maggio. Unica pecca, Balotelli, “da sostituire”. Poi basta un salto a vuoto di Chiellini, e di colpo tutti a dire che Balotelli non andava sostituito, che “con quei due nani là davanti che cosa vuoi fare”, “’sti croati sono fortissimi”, che Prandelli non capisce nulla (“allenava la Fiorentina”, si dice ammiccanti) e che comunque la Nazionale è scarsissima. E poi tutti a tifare Trapattoni.