Euro 2012 non esiste

Jack O'Malley

L’altro giorno ho fatto un calcolo. Le ultime grandi competizioni calcistiche sono state vinte da: Grecia (Euro 2004), Italia (Coppa del mondo 2006) e Spagna (Euro 2008 e Coppa del mondo 2010). Ora, correggetemi se sbaglio, è il turno dell’Irlanda. La vittoria degli abitatori dell’isoletta sarebbe il suggello perfetto a un Europeo che si annuncia in linea con il network che in Italia trasmetterà le partite, la Rai: noioso, senza slanci, nessuna sorpresa e nemmeno l’ombra di un fuoriclasse vero.

    L’altro giorno ho fatto un calcolo. Le ultime grandi competizioni calcistiche sono state vinte da: Grecia (Euro 2004), Italia (Coppa del mondo 2006) e Spagna (Euro 2008 e Coppa del mondo 2010). Ora, correggetemi se sbaglio, è il turno dell’Irlanda. La vittoria degli abitatori dell’isoletta sarebbe il suggello perfetto a un Europeo che si annuncia in linea con il network che in Italia trasmetterà le partite, la Rai: noioso, senza slanci, nessuna sorpresa e nemmeno l’ombra di un fuoriclasse vero. Varriale come Balzaretti e Galeazzi come De Sanctis, in sintesi. Oppure, e sarebbe bellissimo, vince la favorita, cioè la Germania, che però in caso di vittoria sarebbe costretta a riempire la coppa di Eurobond prima di alzarla al cielo. La Merkel, a quel punto, reciterebbe un sermone moraleggiante per deprecare gli europei e, a rigore di regolamento, la vittoria verrebbe assegnata a una Nazionale fuori dalla zona euro, tipo l’Islanda. E se la dura legge del trofeo internazionale per Nazionali è vera, assisteremo al tracollo definitivo dell’Europa in un paio d’anni al massimo. Noi intanto ci teniamo stretta la sterlina e un allenatore, Roy Hodgson, il quale ci ha preparati talmente bene per questa competizione che ha spiegato la convocazione del giovane Chamberlain così: l’ho visto giocare quest’anno contro il Milan, se l’è cavata alla grande contro Pirlo. L’Europeo non esiste. Per questo vincerlo sarebbe bellissimo.