Combine anche in Francia e Spagna. Ma là se ne accorgono subito, non dopo due anni

Francesco Caremani

Scommesse anomale, superiori di quattro, cinque, volte il flusso normale, circoscritte a una precisa zona geografica. E' accaduto in Francia qualche settimana fa, l'11 maggio, prima della partita di Ligue 2 Lens-Istres, terminata 1-0 per i padroni di casa. La FDJ (società che sovrintende il gioco d’azzardo) ha così sospeso l’attività prima di mezzogiorno. La Lega calcio transalpina ha informato delegati e arbitro dell’accaduto e il match è stato messo sotto osservazione dall’Arjel.

    Scommesse anomale, superiori di quattro, cinque, volte il flusso normale, circoscritte a una precisa zona geografica. E' accaduto in Francia qualche settimana fa, l'11 maggio, prima della partita di Ligue 2 Lens-Istres, terminata 1-0 per i padroni di casa. La FDJ (società che sovrintende il gioco d’azzardo) ha così sospeso l’attività prima di mezzogiorno. La Lega calcio transalpina ha informato delegati e arbitro dell’accaduto e il match è stato messo sotto osservazione dall’Arjel (Autorité de régulation des jeux en ligne). Tutto nel giro di nemmeno 24 ore. L’intervento tempestivo sottolinea l’efficienza di un meccanismo che non lascia niente al caso, soprattutto se si vuole combattere seriamente il fenomeno delle scommesse clandestine e le combine tra giocatori di squadre avversarie. Se poi tre indizi fanno una prova: le scommesse erano indirizzate tutte sulla vittoria del Lens, che infatti ha vinto; si sono concentrate nel sud est della Francia, zona di provenienza dell’Istres; Éric Chelle, difensore dell’Istres, ha molti amici nel Lens e dovrà rispondere agli inquirenti del suo comportamento prima e durante la partita.

    Ma i diretti interessati rimandano al mittente ogni accusa: “I 23.000 spettatori che erano allo stadio hanno visto bene che si è tratto di tutto fuorché di un match combinato” ha detto al Foglio.it il presidente del Lens, Gervais Martel. Il gol di Pollet che ha deciso l’incontro è stato segnato al 74’ grazie a un macroscopico errore di Chelle, capitano dell’Istres ed ex giocatore del Lens (2008-2011); vittoria che ha garantito la salvezza dei “sangue e oro”. “Non ho niente da rimproverami. Se pensano che sia stato corrotto perché ho degli amici nel Lens, amici con cui ci sentiamo spesso al telefono, allora che indaghino bene prima di fare brutte figure. Se sarò interrogato risponderò a tutte le domande, ma non permetterò che dicano o facciano di me ciò che vogliono”, ha replicato Èric Chelle. Gli fa eco José Pasqualetti, allenatore dell’Istres: “Mi viene da ridere, comunque lasciamo che gli inquirenti facciano il proprio lavoro. Ho saputo dello stop alle scommesse prima della partita, ma ho preferito non dirlo ai giocatori”.

    L’anno scorso era accaduta una cosa simile con Tours-Grenoble 2-2 del 29 aprile, ma senza seguito. Così come l’1-7 di Champions League tra Dinamo Zagabria e O. Lione. Questa volta però, scrive L’Equipe, la situazione sembra più grave, anche se la difficoltà degli inquirenti sarà di scoprire se esiste un legame diretto tra gli entourage dei due club. La vittoria del Lens veniva data 1.60, cioè per ogni 1.000 euro scommessi se ne vincevano 600, su grandi cifre l’interesse aumenta, soprattutto se si hanno tanti soldi da investire. Ma il dato che a noi italiani fa letteralmente sussultare è che tutto questo sia accaduto nel giro di una settimana, quando ci stiamo preparando all’ennesima estate del calcio straccione sotto processo per presunte combine (vaste e strutturate) di gare giocate uno o due anni fa. E tutto grazie a due denunce rivolte alla magistratura ordinaria. Com’è possibile? Come mai la Federazione italiana arriva così in ritardo? Non possiede gli stessi strumenti di quella francese? E le altre federazioni europee?

    In Spagna era esploso il caso della presunta combine tra Rayo Vallecano e Granada (1-0) dell’ultima giornata, risultato che ha condannato il Villareal di Giuseppe Rossi alla retrocessione. Le immagini televisive sembrano molto evidenti: Michu (Rayo) che chiede ai giocatori avversari di farli segnare perché il Villareal sta perdendo, questi che chiedono ai biancorossi di giurare, Michu che insiste e parla addirittura di un fantomatico raddoppio dell’Atletico, poi la rete decisiva.

    I media spagnoli hanno chiesto l’apertura di un’inchiesta, anche perché Michu avrebbe ammesso il tutto a una radio nel dopo partita, mentre il Villareal ha accettato la retrocessione affermando che è arrivata per colpe proprie. Be’ in Spagna, una volta, erano famosi i premi a vincere e non sarebbe male se i giornalisti si stracciassero le vesti anche per gli scandali doping che colpiscono ripetutamente lo sport locale. E per le combine? I mezzi per prevenirle e combatterle ci sono, basta saperli e volerli utilizzare.