That win the best - La rubrica del Foglio sul calcio inglese

L'Inter si fa ispirare da Severgnini, il Chelsea è pronto per il Napoli

Jack O'Malley

A proposito di Chelsea, è chiaro che gli uomini allenati dal manager che passa più tempo a pettinarsi il ciuffo che a dare un gioco alla squadra, André Villas-Boas, si stanno preparando per subire un bel cappotto contro il Napoli, in modo che i giornali italiani possano campare almeno un mese scrivendo con originalità che il Napoli di Cavani e Lavezzi sembra il Napoli di Maradona e Careca.

    Londra. La sconfitta dell’Arsenal in casa del Milan la scorsa settimana non è qualcosa che ha turbato i miei sonni. Il perché è presto spiegato: come il nostro primo ministro David Cameron siamo convinti che l’Inghilterra debba stare fuori dall’Europa (o meglio: l’Europa dovrebbe stare fuori dal Regno Unito). Ben vengano dunque le “four pears” dei rossoneri, anche perché sono arrivate contro una delle squadre meno in forma del mondo (campionati sudamericani esclusi, ovviamente). L’Arsenal (ne è la prova il 2-0 subito contro il Sunderland sabato in FA Cup) è passata infatti in poco tempo da splendida incompiuta a fuffa inconcludente.

    A proposito di fuffa, mi ha impressionato il drammatico reportage di Beppe Severgnini sulla Lettura del Corriere della Sera: il racconto dettagliato della sua settimana trascorsa off line, senza connettersi mai a Internet, con particolari ficcanti come le pagine di esteri di Libero. E’ chiaro che ci sono più idee in uno schema d’attacco del Chelsea che nella Lettura, ecco perché mi permetto di suggerire altri esperimenti di questo tipo: dopo una settimana senza Internet di Severgnini si potrebbero fare un girone di ritorno senza vittorie scritto dall’Inter, un anno senza gol di Fernando Torres, tre giorni senza scommesse di Cristiano Doni, cinque anni senza capelli di Wayne Rooney, mezz’ora senza alcolici di Paul Gascoigne, dodici ore senza orge di Cristiano Ronaldo e una settimana senza lamentele di Antonio Conte.

    A proposito di Chelsea, è chiaro che gli uomini allenati dal manager che passa più tempo a pettinarsi il ciuffo che a dare un gioco alla squadra, André Villas-Boas, si stanno preparando per subire un bel cappotto contro il Napoli, in modo che i giornali italiani possano campare almeno un mese scrivendo con originalità che il Napoli di Cavani e Lavezzi sembra il Napoli di Maradona e Careca (con la conseguente coda su Maradona che però era Maradona e chissà se Messi è più forte, forse sì, però insomma anche Pelé era forte…).