"Sedicimila agenti riporteranno l'ordine"

La rivolta inglese fa la prima vittima

Redazione

I tre giorni di guerriglia urbana che si stanno consumando in Inghilterra hanno fatto la prima vittima. E' morto, infatti, il ragazzo che intorno alle 21.15 di ieri era stato trovato sanguinante nella sua auto durante la rivolta a Croydon, un sobborgo che si trova nella parte meridionale di Londra. La protesta è inziata sabato notte nella capitale dopo la morte di Mark Duggan, il ventinovenne ucciso giovedì sera durante uno scontro con la polizia.

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    I tre giorni di guerriglia urbana che si stanno consumando in Inghilterra hanno fatto la prima vittima. E' morto, infatti, il ragazzo che intorno alle 21.15 di ieri era stato trovato sanguinante nella sua auto durante la rivolta a Croydon, un sobborgo che si trova nella parte meridionale di Londra. La protesta è inziata nella capitale dopo la morte di Mark Duggan, il ventinovenne ucciso giovedì sera durante uno scontro con la polizia. Da ieri, però, la guerriglia si sta estendendo ad altre città del paese come Liverpool, Manchester, Birmingham, Bristol e Nottingham. A Londra il bilancio degli scontri di ieri notte è di 44 agenti e 14 civili feriti, tra i quali un uomo di 60 anni in pericolo di vita per alcune ferite alla testa.

    Il premier inglese, David Cameron, è rientrato ieri sera dalle ferie per presidere questa mattina una riunione d'urgenza. Al termine del vertice con l'unità di crisi del governo britannico, la "Cobra", Cameron ha detto che stasera 16.000 agenti torneranno nelle strade per tentare di riportare l'ordine: "Si tratta di pura e semplice criminalità. I responsabili sentiranno la forza della legge". E poi: "Non solo state danneggiando la vita degli altri, ma le vostre stesse vite. Se siete abbastanza adulti per commettere questi reati lo siete anche per affrontare la punizione". Il vicecommissario di polizia di Londra, Steve Kavanagh, ha detto al Guardian che per affrontare la notte le forze dell'ordine avranno a disposizione i proiettili di plastica: "Se necessario, li useremo". Secondo il Guardian la polizia aveva a disposizione le armi già dalla notte scorsa ma non era stata autorizzata ad usarle.

    Il capo della polizia di West Midlands, che da ieri ha effettuato 138 arresti, ha detto: "Questa non è una folla inferocita, è una folla avida", riferendosi ai saccheggi nei negozi e nelle case.

    Secondo la polizia, 525 persone sono state arrestate dall'inizio degli scontri iniziati sabato, e circa cento di loro sono già stati incriminati (ecco le immagini dei sospettati diffuse dalla polizia metropolitana).

    Intanto è stata avviata a Londra un'operazione per ripulire le strade dalla guerriglia urbana. I volontari, per lo più semplici residenti, si stanno coordinando tramite Facebook e Twitter.

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